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L'ex difensore nerazzurro Riccardo Ferri, a Calciomercatonews.com ha dato le sue impressioni sui primi mesi della gestione Mazzarri:
Da pochi giorni è iniziato il ritiro della nuova Inter di Mazzarri, quali sono le sue prime sensazioni? “Positive, ma per capire se Mazzarri potrà essere l’uomo giusto servirà tempo, ancora c’è molto da lavorare, sia in campo che sul mercato, per cui non vorrei sbilanciarmi in giudizi affrettati. Quello che posso dire e che Mazzarri mi sembra molto deciso e determinato, ha le idee già chiare dal punto di vista tattico.” Il tecnico sembra orientato a riproporre lo stesso modulo che per anni ha utilizzato a Napoli, crede che la rosa dell’Inter, con qualche ritocco, possa ben sposarsi a questo modulo o servirà un intervento massiccio sul mercato? “A mio avviso servirà un mercato importante, non tanto per quanto riguarda l’adattabilità dei giocatori, ma perchè se si vuole tornare grandi c’è bisogno di giocatori che possano fare il salto di qualità alla squadra, poi starà a Mazzarri cercare di tirare fuori il meglio da ogni giocatore e adattarlo al meglio al ruolo.” A suo avviso qual è il reparto sul quale i nerazzurri dovrebbero intervenire maggiormente? “A mio avviso l’importante non è intervenire tanto sul singolo reparto, ma comprare giocatori che si sposino meglio alla filosofia del tecnico. Servono bravi contropiedisti che sappiano sviluppare l’azione in verticale molto velocemente, il Napoli di Mazzarri giocava poco per vie orizzontali e aveva gli interpreti giusti per un certo tipo di gioco.” In attacco sono arrivati Belfodil e Icardi, scelta giusta o sarebbe stato più prudente acquistare al posto di uno dei due un attaccante più maturo? “La scelta può essere giusta perchè sono due attaccanti di personalità e dalle grandi potenzialità, l’importante è che la società riesca a farli maturare con calma, senza caricarli di responsabilità, se no si rischia di bruciarli. Il ruolo della dirigenza e dell’allenatore in questo senso è molto importante, tutti devono essere bravi a distribuire le responsabilità senza mettere fretta a due giovani promesse come Icardi e Belfodil.” Tenendo conto che l’Inter non sarà impegnata in competizioni europee, crede che la squadra possa essere da subito competitiva per il titolo oppure si potrebbe accontentare di lottare per la zona Champions? “Io credo che questo progetto si sviluppi nell’arco di due o tre anni, per cui non credo che la squadra sarà subito attrezzata per vincere lo scudetto. Importante sarebbe qualificarsi in Champions League, credo che dopo un nono posto sarebbe già un grande salto in avanti e un ottima basa su cui costruire una squadra da scudetto.”
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