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Ferri: “Inter? Contro il Palermo grandi insidie. Gli infortuni e Strama…”

Riccardo Ferri, ex calciatore dell’Inter ed ora opinionista tv per Premium Calcio, ha analizzato ai microfoni di Tmw il prossimo impegno di campionato degli uomini di Stramaccioni, in casa del Palermo: “Io vedo delle grandi insidie...

Daniele Vitiello

Riccardo Ferri, ex calciatore dell'Inter ed ora opinionista tv per Premium Calcio, ha analizzato ai microfoni di Tmw il prossimo impegno di campionato degli uomini di Stramaccioni, in casa del Palermo: "Io vedo delle grandi insidie nella gara con il Palermo poiché la precarietà della classifica dei siciliani li pone nella condizione di non poter più sbagliare in quanto ci sono ancora poche possibilità da sfruttare, mancando cinque partite. L'Inter non era partita con l'ambizione di arrivare in una posizione utile per l'Europa League, ma di essere protagonista del campionando cogliendo se non il primo almeno il secondo posto. Sono due squadre che dal punto di vista del morale e delle tensioni indubbiamente sono molto cariche e dunque in questo momento non vedo partite facili, ma delle grosse difficoltà e l'Inter può superarle solo cercando di fare gruppo e trovando una condivisione intorno a quello che bisogna fare e rendendosi il più disponibile possibile nei confronti dell'allenatore in un momento delicato della stagione che è andata dalla parte opposta rispetto a quanto era stato preventivato".

L'elevato e quasi incredibile e incomprensibile numero d'infortuni può essere un alibi per il mancato raggiungimento degli obiettivi stagionali?"No, per questa stagione alibi non ce ne possono essere. Deve esserci la consapevolezza di aver disputato una stagione deludente, la squadra nell'insieme, a parte piccole parentesi, non ha mai espresso un gioco, una filosofia tattica, continuità e non è mai stata completa nel senso che a tratti effettua bene la manovra offensiva, ma quando perde palla è mediocre. L'alibi degli infortuni non regge quest'anno, diciamo che gli infortuni hanno incrementato dei problemi che già esistevano".Per il prossimo anno l'Inter muterà rotta oppure continuerà con Stramaccioni, cambiando qualche giocatore e considerando questa stagione un periodo di rodaggio?"No, non vedo questo come un anno di rodaggio, ma purtroppo come una stagione di grande disastro. E' chiaro che nelle difficoltà si devono cogliere delle note positive come alcuni giovani interessanti e qualche giocatore della vecchia guardia che può ancora dire la sua, ma per il resto è una squadra che deve trovare una fisionomia. Ci vuole un progetto di tre anni che venga condiviso con i media e soprattutto con i tifosi in modo da creare una rotta nella quale i tifosi si possano identificare. E' impensabile che Moratti possa sulla base di quest'anno con pochi ritocchi ribaltare l'attuale situazione. E' indispensabile creare una struttura che possa reggere nel tempo. Si è visto che si può allestire una grandissima squadra, ma se l'anno seguente non la si incrementa e migliora anche se ha vinto poi si ritrova molto, ma molto lontana da quella precedente. C'è bisogno veramente di un progetto, una struttura societaria con l'assegnazione di ruoli ben precisi e con la condivisione delle responsabilità, poi non importa se l'allenatore sarà Stramaccioni o un altro, conta avere una società ben strutturata per vincere, gli allenatori e i giocatori passano".