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Ferri: “Inter senza autostima, Milan più motivato. Sul mercato e la chiusura della Curva Nord…”

Francesco Parrone

Cresce l’attesa a Milano per il derby della Madonnina, sfida che quest’anno si preannuncia ancora più calda del solito. Le due squadre stanno vivendo un momento complicato, si stanno sfidando anche sul mercato e, come se non bastasse,...

Cresce l'attesa a Milano per il derby della Madonnina, sfida che quest'anno si preannuncia ancora più calda del solito. Le due squadre stanno vivendo un momento complicato, si stanno sfidando anche sul mercato e, come se non bastasse, è arrivata la notizia della chiusura della Curva Nord a movimentare ulteriormente il tutto. Per avere un commento sul momento vissuto dalla formazione nerazzurra, a Tuttomercatoweb.com è intervenuto il grande ex Riccardo Ferri: "Le due squadre arrivano da un momento complicato, l'Inter ha meno autostima e il Milan forse è più motivato. Alla vigilia del derby può succedere di tutto, gara particolare e i valori vengono distorti. La squadra che mette più carattere e determinazione alla fine vince".

Le due squadre si stanno contendendo due obiettivi di mercato come Nainggolan e D'Ambrosio. Fanno al caso dei nerazzurri?"Io credo che il mercato di gennaio sia di riparazione, per cui ci sta che si seguano giocatori più accessibili. Io posso spendere parole positive per questi due giocatori e in particolare per Nainggolan, che a me piace tantissimo e ha bisogno di fare un salto di qualità. Spero che possa farlo andando all'Inter".

Domanda doverosa sulla chiusura della curva nerazzurra. Domani è atteso l'esito del ricorso, ma lei cosa ne pensa?"Mi sembra una decisione un po' troppo condizionata dal momento di esasperazione, i vertici vogliono far vedere per forza di avere il pugno duro e credo non ci sia bisogno. Serve elasticità, non sono successe cose così gravi e bisogna risolvere problemi più importanti. Bisogna partire dai settori giovanili, dai comitati regionali. Bisogna cambiare la cultura per evitare poi di dover prendere posizioni così drastiche. Il calcio è una cosa che funziona in Italia, imprenditori esteri si sono interessati e credo che chiudere le curve ci penalizzi tutti. Spero venga accolto il ricorso e poi si crei un progetto serio per non esasperare i toni, non abbiamo leggi forti in merito e bisogna partire da lì. Io mi auguro che il ricorso venga accolto, non ha senso".