- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
La gara con il Cagliari evoca grandi ricordi a Riccardo Ferri, su tutti la semifinale della Coppa Uefa 1993/94, trofeo poi vinto dall'Inter: "Quella vittoria è come un tatuaggio sportivo per noi, non la scorderemo mai. Avevamo messo la Uefa tra gli obiettivi di quel gruppo che era stato cambiato un po' dopo aver vinto qualche anno prima lo scudetto dei record. Erano state apportate piccole modifiche, ma vincemmo un’altra Uefa dopo quella del 1990-1991".
Oggi che Cagliari troverà l’Inter?
"Una squadra che ha cambiato atteggiamento. Ha una personalità differente, è più consapevole dei propri mezzi e quindi più pericolosa. Non sarà facile per l’Inter giocare in casa del Cagliari".
Ieri Luciano Spalletti ha detto che il divario con le grandi è stato annullato.
"La penso come lui, senza dubbio. Se facessimo una fotografia del campionato, l’Inter sarebbe al livello di Juventus e Napoli. I nerazzurri sono competitivi per stare in cima e giocarsi il campionato. Il progetto dei nostri due principali rivali è avviato già da qualche anno, questo è certamente un vantaggio, probabilmente hanno anche una rosa un po’ più ampia, ma alla lunga giocare le coppe europee potrebbe cambiare gli equilibri E non dimentichiamoci di Roma e Lazio, squadre di qualità".
È sorpreso di vedere l’Inter seconda e, magari per una notte, ancora prima?
"Pur conoscendo e stimando Spalletti, nessuno avrebbe potuto pronosticare un avvio del genere. Il mercato è stato azzeccato, sono arrivati giocatori molto utili al suo pensiero calcistico".
In cosa è migliorata l’Inter ultimamente?
"Sta diventando una squadra propositiva con e senza palla. Ed è frutto di un lavoro di squadra portato avanti settimana dopo settimana. Poi è una squadra che reagisce, è viva, ha un atteggiamento da grande".
Il fatto di giocare questa sera, in anticipo rispetto alle altre grandi, può incidere?
"Una squadra matura non si fa coinvolgere da questi aspetti. Giocare prima o dopo non fa differenza. Si lavora quotidianamente anche per saper affrontare il calendario diverso".
Mauro Icardi per sempre all’Inter: è possibile?
"Ogni interista lo vorrebbe nerazzurro per sempre. Io non vedo un giocatore in giro con le sue qualità e le sue caratteristiche. E così giovane. Se una società vuole essere ambiziosa, bisogna fare il possibile per tenere giocatori di questo livello. Io, da tifoso, costruirei la squadra intorno a Mauro".
Oggi il Cagliari, domenica il Chievo, poi la Juve in trasferta: sarà la partita chiave?
"Sarà un bivio, uno dei tanti di questa Serie A. Quest’anno gli scontri diretti determineranno l’andamento del campionato come non mai. Non si può sbagliare a Torino. Prendere un punto o vincere potrebbe voler dir molto. Perché le prime squadre non perdono punti con chi sta più in basso in classifica. O succede così raramente che lasciarne indietro negli scontri diretti potrebbe essere deleterio".
(La Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA