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Ferri: “Joao Mario faccia quel che sa, De Boer crei gruppo. EL? Quando perdi…”

Simona Castellano

Riccardo Ferri è stato intervistato a Inter Channel ed ha parlato della nuova Inter, soffermandosi sul ritorno in Europa del club nerazzurro.

Riccardo Ferri è stato intervistato a Inter Channel ed ha parlato della nuova Inter, soffermandosi sul ritorno in Europa del club nerazzurro.

"La squadra è competitiva, ma deve organizzarsi, deve avere spirito di gruppo, manca il pepe, ma dal punto di vista qualitativo il lavoro - di Ausilio, Gardini, Bolingbroke - è stato alto. I primi due risultati in campionato sono negativi, ma dietro alla Juventus ci sono delle squadre che possono infastidire, tra queste c'è per me anche l'Inter, quindi cerchiamo di rientrare in careggiata. Joao Mario? È un colpo importante, come anche tanti altri che sono arrivati. I giocatori diventano importanti quando vengono inseriti in contesti importanti, organizzati e non sono costretti ad adattarsi. Ovviamente non si può chiedere a Joao Mario di fare qualcosa di diverso da quello che sa. Va inserito in uno spazio di campo dove può fare 'Joao Mario'. De Boer ha un compito importante, deve inculcare ai ragazzi un senso di apparenza, una fisionomia tattica, tante cose che poi fanno la differenza. Europa League? Grande dispendio di energie, ma con i risultati positivi le trasferte pesano di meno, con i risultati negativi pesano anche le settimane ad Appiano Gentile. Bisogna avere consapevolezza dei propri mezzi, abbiamo dei mezzi importanti per essere protagonisti in campionato e in Europa. Le insidie ci sono sempre, in Europa sono le trasferte, sono più faticose di quelle della Champions, ma dipende anche molto dalle scelte tattiche. Abbiamo una rosa ampia, quindi si può variare, inoltre è molto competitiva", le parole dell'ex difensore nerazzurro.