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L'ex difensore dell'Inter e della Nazionale, Riccardo Ferri, ha parlato ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport dell'ottimo rendimento della retroguardia di Antonio Conte, che ha subito un solo gol nelle ultime 7 gare : "L'Inter in questo momento è vicina al top della forma. Può segnare in tutti i modi, ora anche su piazzato diretto grazie a Eriksen. Questo mi impressiona perché certe cifre offensive mancavano da tantissimo tempo. Detto ciò, da sempre gli scudetti si vincono subendo poco. Basti pensare che l'Atalanta nella scorsa stagione segnava ancora di più dell'Inter attuale (63 reti, ndr.), ma è arrivata terza".
Dopo aver subito 16 gol nelle prime otto gare di campionato, l'Inter nelle successive 16 giornate ne ha incassati soltanto 8. Cosa è cambiato?
"Un po' tutto, a partire dall'atteggiamento tattico. La squadra si è abbassata, mentre prima cercava sempre di fare la partita. Ma se non hai tutti in condizione, alzare troppo il baricentro diventa pericoloso. Senza trequartista la squadra ha trovato un'identità. E con l'uscita dalle Coppe c'è un obiettivo solo che è diventato quasi una missione. La squadra non commette più gli errori in area di inizio stagione, è concentrata anche nelle marcature preventive non soltanto nei tre centrali e nei due esterni. Senza dimenticare che se anche l'avversario riesce ad andare al tiro, poi in porta c'è Handanovic".
Conte ormai fa giocare quasi sempre gli stessi undici, ma non è facile tenere coinvolti quelli che non trovano spazio.
"Il tecnico ha fatto un grande lavoro in questo, si vede che tutto il gruppo lo segue. Ci sarà anche qualcuno un po' scontento, ma credo che la consapevolezza sia che al momento stanno giocando quelli più in forma. E i risultati lo confermano. Poi bisogna sapere cogliere le occasioni. Basta guardare Eriksen, sembrava fuori dal progetto, invece ha saputo insistere e farsi trovare pronto sull'ultima campanella, quando si è fatto male Vidal".
Ormai parlando di difensori bisogna citare anche Perisic...
"Altro esempio di uno a cui è scattato qualcosa. Prima credo che su quella fascia non fosse convinto, sentiva di indossare un abito troppo largo o troppo stretto, poi ha capito che in un'altra posizione non avrebbe mai trovato spazio, che quel vestito non era proprio il caso di buttarlo via...Ora ha una disponibilità che prima mancava. Senza dimenticare che è tra i pochi che salta l'uomo. Ma se guardo a tutti i singoli, negli ultimi due mesi hanno davvero cambiato marcia".
Tornando alla sua materia, come collocherebbe questa difesa in rapporto alle migliori della storia recente dell'Inter, dalla sua col Trap dei record a quella del Triplete?
"Premesso che quei tre sono anche giovani e costituiranno le fondamenta nerazzurre per altri anni, credo che possano crescere ancora molto. Valgono le migliori difese nerazzurre della storia recente. E credo che quei tre troverebbero posto in tutti i top club europei".
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