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Inter-Milan, Ferri: “Romagnoli-Lukaku? Ancora non ho visto qualcuno fermare il belga”

Daniele Vitiello

Il parere dell'ex difensore nerazzurro a proposito di uno dei duelli che caratterizzeranno il derby Inter-Milan di sabato prossimo

Lunga intervista concessa da Riccardo Ferri ai microfoni di TuttoSport in vista del derby di sabato prossimo. Queste le risposte dell'ex difensore nerazzurro:

Il Milan davanti in classifica e le squadre condizionate dai positivi al Covid: che partita sarà? 

«Al di là delle assenze credo che sarà un bellissimo derby con un Milan in salute, a punteggio pieno, con dei giocatori che hanno trovato la massima condizione, che crede nel lavoro del suo allenatore. Dall’altra c’è l’inter, una squadra forte, costruita per vincere. Un derby così mancava da qualche anno».

Con il ritorno di Ibrahimovic il Milan torna a essere la squadra favorita? 

Chi metterebbe al fianco di De Vrij fra D’Ambrosio, Kolarov, Darmian e Ranocchia? 

«Io non rinuncerei mai a D’Ambrosio. E’ un giocatore che ha dimostrato di essere bravo nella fase difensiva ma anche in quella offensiva. Metterei De Vrij, D’Ambrosio e Kolarov. Improvvisare una difesa nel derby non è mai il massimo».

Ferri, si sarebbe trovato bene nella difesa a tre di Conte? 

«Non so se mi sarei trovato bene ma avrei fatto di tutto per trovarmi bene con Conte. Giocare in una squadra con questo spessore tecnico e avere Antonio come allenatore è di grande stimolo per giocatori come me che caratterialmente si identificano nell’allenatore e nel gruppo».

Nel Milan invece tornerà Romagnoli: l’uomo giusto per cercare di arginare Lukaku visto che il belga agirà principalmente nella sua zona? 

Chi è migliorato di più sul mercato fra Inter e Milan? 

«Tutte e due in base ai propri obiettivi. L’Inter si è mossa con intelligenza andando ad accontentare il suo allenatore. Nel Milan c’è una nuova epoca dove Paolo Maldini si sta dimostrando un grande dirigente».

Il Milan è da zona Champions? 

“Quest’anno il Milan si gioca un posto sicuramente in Champions. A differenza degli altri anni non si sta nascondendo, è un obiettivo. Se non ci arrivasse? Ci sono sette squadre per quattro posti ma non arrivarci potrebbe essere fallimentare. Ma è sempre stato così, non da oggi».

L’Inter è da scudetto? 

“L’Inter parte con mezza ruota dietro rispetto alla Juventus ma quest’anno con l’Atalanta può essere la squadra una candidata alla vittoria finale. Non bisogna nascondersi. Ma la differenza la farà la fame di vittoria della Juventus».

Ai nerazzurri manca un esterno mancino o Perisic potrebbe rivelarsi un’arma? 

«Io vedo grande disponibilità di Ivan e se riuscirà a migliorare anche la sua fase difensiva credo possa diventare un valore aggiunto».

All’Inter è rimasto Lautaro Martinez: la coppia con Lukaku è la migliore della Serie A? 

«Come coppia non ce ne sono di migliori. Aggiungerei anche Sanchez. Un altro giocatore che tiene alta la qualità e che come Lukaku sa sacrificarsi tanto».

Conte è rimasto alla guida dell’Inter: è giusto così o c’è il rischio che la tregua non regga? 

«Antonio è un passionale, che si cala nella parte, dentro l’ambiente. E ci è riuscito. A volte può essere eccessivo ma dall’altra parte c’è una società che sa di aver puntato su un fuoriclasse. Trovare un punto d’incontro tra persone intelligenti non è stato difficile. Antonio non vuole togliere il piede dall’acceleratore, l’Inter nemmeno. Questa mentalità mancava, ha fatto crescere l’Inter. Ha portato qualcosa di nuovo. La società voleva la continuità, ha voluto evitare un fallimento. Credo che ci siano le possibilità per arrivare in fondo alla missione».

Come finirà il derby? 

«Sarà un derby combattuto, non un derby da 3-0 o 4-0. Non vedremo questo tipo di partita»,