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Festa (Sole 24 Ore): “Suning, potenza da scudetto. Ma ecco le vere cifre per avere l’Inter”

Il giornalista del quotidiano finanziario parla di 500 milioni circa di valutazione, inferiore alle indiscrezioni dei giorni scorsi

Daniele Mari

Carlo Festa, giornalista de Il Sole 24 Ore, dà la sua versione della reale portata della cifra pagata dal Suning per avere il 68,55% dell'Inter: "Suning conquista la maggioranza dell’Inter. Ora i nerazzurri potranno contare su una vera potenza finanziaria che potrebbe costruire una squadra da scudetto. Ma la vera domanda, dal punto di vista finanziario, è un’altra: quanto è stata valutata realmente l’Inter e Erick Thohir ci ha perso o guadagnato nell’avventura italiana? Ebbene, le risposte sono 1) 500 milioni di euro circa di valutazione. 2) Erick Thohir esce più o meno alla pari. Ma spieghiamo il perché. Sul fronte della valutazione nei giorni scorsi erano uscire indicazioni ufficiose di 650-700 milioni di euro, che anche oggi alla conclusione dell’affare vengono riprese. In realtà, il conto da fare è un altro. Secondo quanto filtra Suning inietterà infatti 270 milioni di euro circa per acquistare azioni e per l’aumento di capitale. Quindi, a prima vista, sarebbe da aggiungere 270 milioni di equity al debito consolidato, pari a circa 400 milioni. Valutazione: 670 milioni, quindi più o meno i 600-700 milioni predetti.

Ma la realtà sarebbe un’altra: infatti i 270 milioni di Suning serviranno 1) per comprare parte della quota di Thohir e la quota di Moratti per una spesa di un centinaio di milioni. A Thohir dovrebbero andare più o meno 75 milioni, cioè quanto speso in aumento di capitale anni fa per entrare nel club nerazzurro. A Moratti una trentina di milioni per la sua quota, allo stesso prezzo unitario per azione pagato all’imprenditore indonesiano. 2) Un altro centinaio di milioni di Suning serviranno a estinguere il prestito soci dell’Inter verso le holding estere di Thohir che si erano a propria volte indebitate per fornire questi finanziamenti. 3) infine la quota restante (tra i 70 e i 100 milioni) sarà a servizio dell’aumento di capitale futuro per sistemare le casse nerazzurre.

In base a queste indiscrezioni, la valutazione dell’Inter sarebbe di poco superiore ai 500 milioni, così ripartita: un centinaio di milioni di equity + rimborso prestiti soci (108 milioni) + debito bancario (230 milioni da rifinanziare) + altri debiti vari (circa 60 milioni). Allora come mai si parla di 600-700 milioni anziché 500 milioni? Semplice. Viene considerato nel valore d’impresa l’aumento di capitale futuro (tra i 70 e i 100 milioni) e inoltre si fa confusione sul prestito soci (108 milioni), che non può essere computato due volte, prima come equity e poi come debito.

Detto questo: Thohir ci ha perso o guadagnato? Ebbene, dando il merito a Thohir (e forse anche a Moratti) di aver trovato un nuovo socio di controllo per l’Inter dalle spalle forti come Suning, la vera notizia è che l’imprenditore indonesiano esce dopo due anni dall’azionariato di controllo dell’Inter trovando qualcuno che copre semplicemente quello che lui aveva messo in azienda. Dal punto di vista accademico infatti l’enterprise value (cioè il valore d’impresa) sale, ma questa crescita non è una creazione di valore bensì un aumento dei debiti. In realtà è come se Suning fosse entrata due anni fa al posto di Thohir e coperto le perdite poi sostenute dall’Inter. "

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