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Rinunciare a due mensilità? AIC fa muro, la FIGC soccorre i club. Norma su monte ingaggi

Eva A. Provenzano

L'Assocalciatori non ha lasciato margini sulla rinuncia a due mensilità. Intanto il totale degli stipendi non potrà essere superiore agli incassi

Ieri si è tenuto a Roma un tavolo tecnico presenziato da Gravina con tutti i rappresentanti delle tre lege, dei calciatori e degli allenatori. E dal summit sono venute fuori cifre davvero preoccupanti per il calcio italiano: 5 miliardi di indebitamento, un miliardo di perdite nella stagione che terminerà domani. Sono aumentati di troppo i costi del lavoro per ogni club. E per questo il presidente della FIGC ha chiesto uno sforzo su questo. È stata approvata la norma per la quale ogni società non potrà spendere per il monte ingaggi più di quanto incassato nell'ultima stagione. A meno che non venga effettuato un aumento di capitale o non vengano presentate garanzie fideiussorie.

"La Figc spinge nella direzione della moral suasion, organizzando nei singoli ritiri incontri con giocatori e allenatori per sensibilizzare sul tema", spiega Monica Colombo sul Corriere della Sera.

La richiesta dei club era sulla rinuncia di due mensilità, ma l'AIC ha fatto muro. Per dare respiro ai conti delle società è stato concesso che i controlli per il pagamento del lordo (Irpef) di quattro mensilità, da marzo a giugno, verranno spostati al 30 settembre.

(Fonte: Corriere della Sera)