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Figo: “CR7 Pallone d’Oro, no dubbi. Neymar? E’ calcio”. E sul passaggio Barça-Real…

Alla vigilia del suo compleanno (auguri, oggi sono 44), l'ex nerazzurro Luis Figo ha parlato a lungo di calcio spagnolo. Sul tradimento al Barça per il Real, si è espresso così

Dario Di Noi

Alla vigilia del suo compleanno (auguri, oggi sono 44), Luis Figo è stato ospite del celebre format di Radio COPE, 'El Partidazo'. L’ex nerazzurro (sia da giocatore che da dirigente) ha parlato a lungo di calcio spagnolo, ricordando il suo famoso passaggio dal Barcellona al Real Madrid. Ecco le sue dichiarazioni.

BBC - "Io li metterei sempre in campo, in ogni caso. Se loro tre stanno bene (Bale, Benzema e Cristiano), devono giocare. Zidane sta facendo bene. Sarà fedele alle sue idee e, se pensa che la BBC debba giocare sempre, agirà così"

ZIDANE - "Non lo vedo molto, ma l’altro giorno sono passato da Valdebebas. E’ tranquillo, lo è sempre stato, e credo che stia facendo molto bene. Io, come amico, gli auguro sempre il meglio. Sa che cos’è il Real Madrid e sa che così il calcio".

CRISTIANO - "Vincerà il Pallone d’Oro, non ci sono dubbi. Cristiano sta sempre al top, quello che capita è che non può segnare tre gol in ogni partita. Non credo che sia ansioso. Un attaccante vive di gol e continuità, ma un giocatore dalle sue qualità non deve essere ansioso".

MSN - "Loro tre (Messi, Suarez e Neymar) sono fantastici, giocatori impressionanti. Io mi diverto con il bel calcio e con i grandi giocatori".

NEYMAR - "Quello che fa Neymar è calcio, è il suo modo di giocare. A chi dà fastidio, è un problema suo"

LUIS ENRIQUE - "E’ stato un mio compagno e ho un buon rapporto con lui. Lo vedo bene, nella sua linea. Ha carattere, è un vincente".

GUARDIOLA - "E’ un discepolo delle idee di Cruyff. Ho avuto l’opportunità di essere allenato un anno da Cruyff, e senza dubbio è uno stile di gioco che mi incanta. Ho avuto la possibilità di provarlo, di giocarlo e di sapere come funziona. Credo che Guardiola, con la sua filosofia, abbia vinto titoli importanti ovunque sia stato".

FLORENTINO - "Con lui ho un rapporto da presidente ad ex giocatore. Non è che ci parli tutti i giorni, ma quando lo vedo ci salutiamo e parliamo tranquillamente".

FIRMA PER IL REAL - "Me lo continuano a ricordare, sempre. Credo che uscirà sempre il discorso perché è stato un fatto importante nella storia del calcio spagnolo, ma io non penso al passato. Non penso a quello che ho fatto. Credo di aver avuto ragione a prendere le mie decisioni, e basta. Ho avuto a che fare con persone che consideravo amiche e che hanno smesso di esserlo dopo la mia firma con il Real Madrid, forse perché non andava bene essere amico di Luis Figo".

BARCELLONA - "Se devo andarci, vado. Non ho nessun problema. Ci sarà gente che avrà voglia di parlare, altri che vorranno salutare, altri col desiderio di insultarmi… Ma io non rinuncio a fare nulla per gli altri".

TIFO - "La mia figlia più piccola è del Madrid, le altre due credo siano del Barça. Ma non so se abbiano cambiato…"

(Marca)