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La semifinale di UEFA Champions League tra Real Madrid CF ed FC Barcelona è attesa dall'intera comunità del calcio. A qualcuno in particolare, però, scatena emozioni uniche.
Luís Figo ha vestito entrambe le maglie in una carriera di successo, vincendo due campionati e una coppa europea con ciascuna. Il suo trasferimento da Barcellona a Madrid nel 2000 rimane uno dei più discussi della storia del calcio. Compresa la vibrante sfida in semifinale di UEFA Champions League 2001/02, l'ex capitano del Portogallo è il candidato ideale per parlare dei memorabili Clásicos.
Nessuno più di lui può ricordare la rivalità fra le due squadre. In vista della semifinale di andata di mercoledì a Madrid, Figo prevede una sfida altrettanto intensa come quelle a cui ha partecipato: "Sono partite che verranno ricordate per sempre", commenta.
"Si giocano tutti gli anni, ma vengono ricordate per la storia che circonda i due club e l'incontro. C'è una grande rivalità, per motivi sia calcistici che sociali. Bisogna però ricordare che è solo una partita di calcio e la gente deve considerarla in questo senso. Vincerà la squadra più in forma quel giorno".
Ma quale sarà? Riuscirà il Barcellona a giocare come a novembre, quando ha battuto la squadra di José Mourinho per 5-0, o il Real sarà spronato dal recente trionfo in Coppa del Re? "Le gare passate non contano", riflette Figo.
"Non puoi pensare a quello che è già successo. Entrambe le squadre arrivano alla semifinale in gran forma e penso che al momento siano le più forti al mondo. Ecco perché questa semifinale di UEFA Champions League entrerà direttamente nella storia del calcio".
Quando il Rel Madrid di Figo ha trionfato sul Barcellona allo stesso turno nove anni fa, avrebbe poi vinto la coppa per la nona volta (un record) battendo il Bayer 04 Leverkusen in finale. Allora, la formazione di Vicente del Bosque era considerata imbattibile e vantava campioni come Figo, Ronaldo, Zinédine Zidane e Roberto Carlos. Ma i tempi sono cambiati: il La semifinale di UEFA Champions League tra Real Madrid CF ed FC Barcelona è attesa dall'intera comunità del calcio. A qualcuno in particolare, però, scatena emozioni uniche.
Luís Figo ha vestito entrambe le maglie in una carriera di successo, vincendo due campionati e una coppa europea con ciascuna. Il suo trasferimento da Barcellona a Madrid nel 2000 rimane uno dei più discussi della storia del calcio. Compresa la vibrante sfida in semifinale di UEFA Champions League 2001/02, l'ex capitano del Portogallo è il candidato ideale per parlare dei memorabili Clásicos.
Nessuno più di lui può ricordare la rivalità fra le due squadre. In vista della semifinale di andata di mercoledì a Madrid, Figo prevede una sfida altrettanto intensa come quelle a cui ha partecipato: "Sono partite che verranno ricordate per sempre", commenta.
"Si giocano tutti gli anni, ma vengono ricordate per la storia che circonda i due club e l'incontro. C'è una grande rivalità, per motivi sia calcistici che sociali. Bisogna però ricordare che è solo una partita di calcio e la gente deve considerarla in questo senso. Vincerà la squadra più in forma quel giorno".
Ma quale sarà? Riuscirà il Barcellona a giocare come a novembre, quando ha battuto la squadra di José Mourinho per 5-0, o il Real sarà spronato dal recente trionfo in Coppa del Re? "Le gare passate non contano", riflette Figo.
"Non puoi pensare a quello che è già successo. Entrambe le squadre arrivano alla semifinale in gran forma e penso che al momento siano le più forti al mondo. Ecco perché questa semifinale di UEFA Champions League entrerà direttamente nella storia del calcio".
Quando il Rel Madrid di Figo ha trionfato sul Barcellona allo stesso turno nove anni fa, avrebbe poi vinto la coppa per la nona volta (un record) battendo il Bayer 04 Leverkusen in finale. Allora, la formazione di Vicente del Bosque era considerata imbattibile e vantava campioni come Figo, Ronaldo, Zinédine Zidane e Roberto Carlos. Ma i tempi sono cambiati: il Barça di Josep Guardiola ha vinto gli ultimi due campionati e si è contraddistinto per un gioco veloce e spettacolare.
Figo, che si è ritirato nel 2009 dopo quattro stagioni all'FC Internazionale Milano, esprime l'ammirazione per il Barcellona di oggi e ammette che la marcia del Real verso Wembley sarà molto difficile: "Penso che il Barcellona giochi un calcio più bello - commenta l'ex giocatore, vincitore del Pallone d'Oro nel 2000 -. Ha una filosofia ben definita, tutti giocatori hanno grandi doti e sanno come giocare insieme".
"Il calcio va sempre a cicli. Ne abbiamo avuto uno al Real, che per anni ha vinto tutto. Dipende dalle varie generazioni. Al momento, il Barcellona ha giocatori ben inseriti e per questo è difficilissimo da battere".
Figo rifiuta di fare pronostici, pur ammettendo che la presenza del suo connazionale in panchina potrebbe far pendere l'ago a favore delle merengues: "José Mourinho ha vinto molto," spiega Figo, che con lui ha conquistato due scudetti in nerazzurro.
"Le sue squadre giocano sempre bene perché si adattano al suo stile, quindi la sua presenza aiuterà certamente il Real. Ha vinto molto giocando in un certo modo e c'è la possibilità che continui così".di Josep Guardiola ha vinto gli ultimi due campionati e si è contraddistinto per un gioco veloce e spettacolare.
Figo, che si è ritirato nel 2009 dopo quattro stagioni all'FC Internazionale Milano, esprime l'ammirazione per il Barcellona di oggi e ammette che la marcia del Real verso Wembley sarà molto difficile: "Penso che il Barcellona giochi un calcio più bello - commenta l'ex giocatore, vincitore del Pallone d'Oro nel 2000 -. Ha una filosofia ben definita, tutti giocatori hanno grandi doti e sanno come giocare insieme".
"Il calcio va sempre a cicli. Ne abbiamo avuto uno al Real, che per anni ha vinto tutto. Dipende dalle varie generazioni. Al momento, il Barcellona ha giocatori ben inseriti e per questo è difficilissimo da battere".
Figo rifiuta di fare pronostici, pur ammettendo che la presenza del suo connazionale in panchina potrebbe far pendere l'ago a favore delle merengues: "José Mourinho ha vinto molto," spiega Figo, che con lui ha conquistato due scudetti in nerazzurro.
"Le sue squadre giocano sempre bene perché si adattano al suo stile, quindi la sua presenza aiuterà certamente il Real. Ha vinto molto giocando in un certo modo e c'è la possibilità che continui così".
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