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"È una Coppa europea, ma ormai ha come orizzonte il mondo. Quella di sabato a Istanbul tra Inter e Manchester City sarà la prima finale di Champions League tra due squadre con proprietà basate fuori dal nostro continente: l’Inter di Suning contro il Manchester City dell’Abu Dhabi United Group, Cina contro Emirati Arabi". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito all'analisi delle due proprietà asiatiche: si tratta della prima volta che si affrontano due non europee.
"Due proprietà asiatiche in un colpo solo dopo che finora era successo appena due volte nella storia della competizione: al Paris Saint Germain qatariota sconfitto dal Bayern Monaco nella finale dell’edizione 2019-20 e allo stesso Manchester City nella stagione successiva, fermato dal Chelsea. Quindi, comunque vada a finire, sarà la prima volta con una squadra controllata da un gruppo asiatico sul tetto d’Europa. Finora l’impresa di sollevare la Coppa Campioni pur non avendo il comando in Europa è riuscita solo a imprenditori statunitensi", sottolinea Tuttosport ricordando United nel 2008 (i Glazers) e il Liverpool nel 2018 e 2022 (Fenway Sport Group). "Andando ancora più nel dettaglio geografico Suning è la prima proprietà dell’Estremo Oriente ad arrivare in fondo alla Champions League (anche se c’è un forte correttivo finanziario americano, rappresentato dal maxi-prestito del fondo californiano Oaktree), visto che Psg e City hanno il loro quartier generale in Medio Oriente", chiosa poi il quotidiano.
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