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Il derby è sempre una partita anomala, che si discosta dalle altre anche nei pronostici.
La stracittadina, però, conlo stadio pieno da emozioni forti e anche i giocatori risentono e molto di questo clima. Nella gara di ieri sera, anche i nerazzurri hanno subito un po’ la tensione, derivata anche dalla paura di perdere. Il derby peò è stata anche la consacrazione, si spera, di Mateo Kovacic. Il ragazzo, non entusiasma molto Mazzarri, perché, secondo l’ex tecnico del Napoli, cura poco la fase difensiva, ma ora, dopo la gara di ieri e considerato che al tecnico piacciono i giocatori che sanno giocare al calcio, sarà difficile che adesso Kovacic riesca dal campo. Il derby non l’ha cambiato lui ci mancherebbe, ma l’Inter è cambiata quando il ragazzino è entrato e l’ha presa per mano: giocatori molto più esperti di lui, come Cambiasso e Zanetti, non c’erano riusciti. Il forte impatto di Kovacic sulla squadra ha impresso al gioco una svolta, l’ha reso più rapido, più tecnico e più incisivo. Anche Guarin ne ha tratto un beneficio: fino al suo ingresso, era l’unico a dare un po’ di qualità alla manovra dell’Inter, poi ha diviso il compito con Kovacic, si è sentito più leggero fino a piazzare l’assist dell’uno a zero di Palacio. Del resto non si scopre l’acqua calda; il talentino croato ha qualità che pochi in rosa all’Inter hanno insieme proprio a Guarin. Per fare un esempio: i tre che hanno giocato ieri la prima ora di gioco, Zanetti, Cambiasso e Taider, non hanno tutti insieme la tecnica di Kovacic.
Ora sta a lui crescere tatticamente ma l’Inter, su di lui, sembra averci visto giusto
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