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Fiorentina-Inter, quando servono “picchiatori”. Mazzarri si fida del passato…

Al Franchi per ripartire e riconquistare la fiducia dei tifosi più esigenti. Fiorentina-Inter è anche questo e lo sa bene Walter Mazzarri, che non vuole sprecare l’occasione per togliersi qualche sassolino di troppo accumulatosi nelle scarpe...

Alessandro De Felice

Al Franchi per ripartire e riconquistare la fiducia dei tifosi più esigenti. Fiorentina-Inter è anche questo e lo sa bene Walter Mazzarri, che non vuole sprecare l’occasione per togliersi qualche sassolino di troppo accumulatosi nelle scarpe dopo la batosta subita contro il Cagliari. Vincenzo Montella si affida al centrocampo di qualità; Aquilani e Borja Valero le due mezzali, mentre Pizarro gestirà sapientemente la regia. Il tecnico nerazzurro risponde con Medel e M’Vila in contrapposizione sulla linea mediana e un solo elemento di fantasia (Kovacic) a costruire gioco dietro le due punte, Icardi e Osvaldo.

Andando a ritroso si scopre che già in precedenza, proprio contro la Fiorentina, Walter Mazzarri aveva optato per uno schieramento simile: nella vittoriosa gara d’andata (2-1) allo stadio Meazza. In quell’occasione il tecnico toscano si era affidato all’interdizione di Cambiasso e Taider, con Guarin leggermente più libero e in attacco il solo Palacio con Alvarez a ridosso.

A firenze la musica è leggermente diversa, ma il risultato non cambia. Il ritorno si gioca ovviamente al Franchi, ma l’Inter sforna una delle migliori prestazioni della stagione e rientra a Milano con tre punti in tasca. Il centrocampo titolare era formato da Guarin, Kuzmanovic e Hernanes. Il brasiliano garantiva sia interdizione che possesso palla, ma quando ci fu da difendere il vantaggio di Icardi, Mazzarri richiamò immediatamente Guarin in panchina in favore di Taider.

Quest’anno gli interpreti di centrocampo sono tutti nuovi e c’è un Kovacic in più. Medel e M’Vila proveranno ad asfissiare i portatori di palla aversari, mentre il croato avrà libertà di movimento. Il numero dieci predilige abbassarsi per puntare frontalmente la porta e bruciare gli avversari con le sue proverbiali accelerazioni. Lavoro che gli sarà consentito anche grazie alla presenza della doppia punta, visto che contro la Fiorentina saranno disponibili sia Icardi che Osvaldo e che il secondo si sta lentamente abituando ad essere più spalla che finalizzatore. L’ex Roma continua a non disdegnare affatto la via del gol, ma dei due centravanti è quello deputato a collegare i reparti e liberare gli spazi in favore degli inserimenti dei propri compagni.