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"A monte bisogna sempre precisare che dal punto di vista delle norme sportive il problema non è quello di aver giocato su piattaforme illegali, ma l’eventualità che il calciatore possa avere scommesso su eventi sportivi organizzati da Uefa, Fifa e Figc. Cioè sul calcio. È lì che scatta la responsabilità che può portare a una squalifica di tre anni, possibilità che non si è concretizzata per Fagioli e Tonali in seguito alla scelta dei due di patteggiare accettando lo stop di 7 mesi nel caso dello juventino, e di 10 (con 8 mesi di altre prescrizioni) per il centrocampista del Newcastle.
"Diverso sarebbe un caso “alla Zaniolo”. Il calciatore dell’Aston Villa ha ammesso il gioco illegale giurando però di non aver mai scommesso sul calcio. Circostanza che non sarebbe stata messa in discussione dalle evidenze investigative finora raccolte: per questo la procura federale non ha aperto un fascicolo. È difficile fare previsioni, ma almeno a giudicare da quanto visto nelle scorse settimane la vicenda in termini sportivi potrebbe non andare troppo per le lunghe", aggiunge Gazzetta.
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