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Intervistato da Repubblica, l'attaccante, tra le altre, ex Udinese e Chievo Antonio Floro Flores ha parlato dell'annata 2006-2007 dell'Arezzo, annata particolare perché in panchina si alternarono Sarri e Conte:
"Antonio arrivò ad Arezzo che aveva appena smesso e ancora ragionava come un calciatore, si voleva imporre, tirava sempre fuori Zidane e Trezeguet ma noi che c’entravamo, lo seguivamo poco. Il giocatore di B non è un fuoriclasse e a volte si spaventa. Però almeno Conte era sincero, non come l’ottanta per cento degli allenatori finti che ho avuto. Faceva l’uomo forte e lo era, anche se lo spogliatoio era scettico. Pure Sarri era un testone: quando mi disse quella cosa delle scarpe nere gli risposi di spiegarlo al presidente, "vediamo se lui è contento di vedermi in panchina con le scarpette colorate". Sarri è un marziano, mi ripeteva che ero fortissimo e che mi immaginava nella Juve, mica in B, chissà cosa aspettavo per diventare un campione. Non avevo la testa, io penso, ma va bene lo stesso. Credo che la Juventus dovrà avere pazienza con un allenatore del genere, e che alla fine non se ne pentirà. Io amo Sarri perché, come si dice dalle mie parti, viene dalla fogna e ha macinato merda per arrivare fin qui".
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