Football Benchmark – Serie A e fondi Usa: ecco perché vogliono così tanto i club di calcio

L'interesse di Gabelli per il Monza esemplifica la tendenza più ampia degli investitori nordamericani che cercano sempre più punti d'appoggio nel calcio europeo. Attualmente, 27 club nei principali campionati europei sono di proprietà di investitori nordamericani, attratti dalla combinazione di prezzi di ingresso relativamente accessibili e dalla promessa di un potenziale di crescita significativo. Nel panorama calcistico europeo, l'Italia si distingue come un mercato particolarmente attraente, posizionandosi al centro di questa ondata di investimenti.

In Serie A ci sono nove proprietari nordamericani: otto americani e un canadese. Negli ultimi anni, la massima serie italiana è diventata una destinazione privilegiata per questi investitori, spinti da due fattori chiave: bassi costi di acquisizione e sostanziale potenziale di crescita.

Per alcuni, l'attrattiva va oltre le ragioni finanziarie, poiché il legame con le radici locali ha giocato un ruolo nel loro processo decisionale, come nel caso di proprietari come Commisso, Krause, Pagliuca e Saputo. Tuttavia, in altri casi, il coinvolgimento degli investitori nordamericani è stato più circostanziale. Ad esempio, Oaktree Capital ha rilevato l'Inter quando Zhang non è stato in grado di rimborsare un prestito, uno scenario simile alla precedente acquisizione dell'AC Milan da parte di Elliott Management.

Il calcio europeo presenta un'interessante opportunità di business. Nei campionati europei 'Big Five', 27 club sono ora di proprietà di azionisti nordamericani. Nella sola Serie A, nove club (Atalanta, Bologna, Fiorentina, Genoa, Inter, Milan, Parma, Roma e Venezia) sono sotto il controllo nordamericano. Con il Genoa che potrebbe cambiare potenzialmente proprietario a causa del default di 777 Partners, un altro proprietario nordamericano potrebbe presto entrare nella scena calcistica italiana, dato che l'investitore italoamericano Mario Gabelli è in trattative per il Monza.