- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Forbes ha provato a interrogarsi sulla decisione del Manchester United di vendere Romelu Lukaku in estate. Si è trattato di un errore? Finora il rendimento dell'attaccante belga con la maglia dell'Inter legittima una risposta affermativa al quesito. Romelu è rinato sotto la guida attenta di Conte, segna, gioca per la squadra. È diventato un leader. Scrive Forbes: "Solskjaer detesterebbe ammetterlo, ma c'è una sfumatura di rimpianto ogni volta che sente parlare dell'ennesimo gol di Romelu. Qualsiasi rimpianto non dovrebbe però riguardare la cessione di Lukaku, piuttosto l'atto ingiustificabile di non averlo sostituito. Con i soldi incassati dall'Inter per l'attaccante lo United non è riuscito ad acquistare un sostituto. Sembrava una decisione coraggiosa, probabilmente sciocca, permettere all'autore di 42 goal nelle due precedenti stagioni di partire senza assicurarsi che venisse rimpiazzato. E le cose sono peggiorate nei primi sei mesi della stagione con la mancanza dei gol. Ciò ha costretto lo United ad assumere la posizione non dignitosa di mendicare in giro per un attaccante, uno qualsiasi, negli ultimi giorni della finestra di mercato di gennaio prima di prendere Odion Ighalo in prestito fino alla fine della stagione. La decisione di vendere Lukaku non è stata un errore, ma l'incapacità di sostituirlo senza dubbio lo è stata e ha contribuito a minare l'intera stagione dello United".
(Forbes)
© RIPRODUZIONE RISERVATA