Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il direttore sportivo Rino Foschi ha parlato delle necessità di mercato delle squadre italiane e dell'andamento del campionato:
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Foschi: “Inzaghi e Pioli hanno lavorato per stare in alto. Scamacca ok, ma 40 milioni…”
Il direttore sportivo Rino Foschi ha parlato delle necessità di mercato delle squadre italiane e dell'andamento del campionato
A Dybala è affezionato
«La Juve sbaglia a mollarlo. Da trequartista è ancora tra i migliori in Europa. Ha avuto dei problemi fisici, ma si riprenderà. Merita fiducia. Non bisogna guardare troppo ai soldi in questi casi».
Alla Juve serve una punta.
«Leggo di Scamacca, ok. Ma 40 milioni... Sbagliano, poi, se cercano il sostituto di Chiesa. Kulusevski strappa meno, ma ha fisico e tecnica per fare la differenza all’ala. Certi giocatori vanno aspettati».
Ha altri esempi in materia?
«Chi prende Amrabat fa un affare: si rifarà. Visto Barak? Sembrava perso, invece a Verona sta dimostrando che merita una grande».
Le note migliori in Serie A?
«I nostri allenatori. Juric, Italiano e Zanetti fanno la differenza, ma anche Inzaghi e Pioli hanno lavorato tanto per stare al vertice».
Non è stato facile per nessuno.
«Al Milan, per esempio, sono stati bravi: stavano per virare su Rangnick, meno male che è rimasto Pioli. Piuttosto non so cosa può darci Mourinho: meglio puntare su un nostro emergente».
Voto ai dirigenti?
«Purtroppo c’è chi segue l’onda dei procuratori. Ma tra i bravi metto Tare, mentre Maldini fa una bella coppia con Massara. In B Marchetti da anni fa bene a Cittadella. Fuori concorso Corvino e Angelozzi: facile parlarne bene. Sono legato a loro».
Un colpo e un flop?
«Al Palermo anticipai l’Inter per Kjaer che giocava al Viareggio. Invece per Cavani beffai il Real Madrid di Capello e Baldini. Facemmo tutto in velocità, anche per merito di Beppe Corti, il capo del mio staff».
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