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Foschi: «Kessie è il Gattuso nero, ma con piedi migliori»

Questo il pare del dirigente ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Daniele Vitiello

Rino Foschi, dirigente che ha portato Kessie in Italia, ha parlato dell'ivoriano ai microfoni della Gazzetta dello Sport: «Avevo bisogno di un difensore e Corti mi aveva segnalato Franck che a Tolone aveva stregato tutti con la Costa d’Avorio, giocando in più ruoli. La famiglia Percassi mi ha dato una mano e il ragazzo è entrato subito in sintonia con l’allenatore Drago: a Perugia debutta al centro della difesa, ma poi si sposta a centrocampo e non esce più...».

I primi tempi era spaesato.

«Kone gli ha dato una grande mano. È andato a vivere da solo e ha imparato a seguire bene le nostre regole: soprattutto quelle alimentari. E io ogni tanto provavo a farlo sorridere».

Cosa non andava?

«Aveva bisogno di attenzioni, di una guida. È stato bravissimo perché si è impegnato con tanta serietà e i risultati si sono visti».

In che senso?

«Anche all’Atalanta ha dimostrato di avere una forza caratteriale enorme. Farà strada, per me è il Gattuso nero».

Si spieghi meglio.

«Le sue qualità di incontrista sono al di sopra della norma, ha voglia di arrivare e una forte personalità, rispetto a Ringhio ha anche piedi migliori...».

Quindi il Milan ha fatto una buona scelta.

«L’aveva cercato la Juve, poi tutti sanno com’è andata con la Roma. I rossoneri sono stati bravi ad anticipare la concorrenza. Diamogli fiducia e Kessie saprà dare le risposte che tutti si aspettano».

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