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Fiorentina-Inter, la Procura apre un fascicolo: “Si deciderà se ascoltare tutti i testimoni”
Fiorentina-Inter non è ancora finita. Dopo il gol allo scadere e le proteste viola, la Procura vuole indagare su quanto successo nel post partita tra i due club.
"Adesso si vuole fare chiarezza, in modo che il post partita ad altissima tensione di Fiorentina-Inter non si chiuda lasciando margini di ambiguità. Tutto quello che è accaduto dopo il gol di Mkhitaryan, che al 95’ ha regalato la vittoria ai nerazzurri, andrà quindi verificato, in modo da individuare ed eventualmente sanzionare i colpevoli. E se per un tifoso viola è già scattato un Daspo di tre anni, resta da capire che cosa sia successo tra i dirigenti dei club, prima in tribuna e poi nella zona adiacente gli spogliatoi, e chi abbia colpito nella tribuna Maratona con un pugno il sostenitore interista con la maglia di Dimarco (nelle prossime ore ci potrebbe essere l’identificazione)", spiega La Gazzetta dello Sport.
Lo farà la Procura della Figc che ieri ha aperto un fascicolo per accertare i fatti. Acquisiti il referto arbitrale, quello degli ispettori federali presenti al Franchi (che non hanno registrato nulla delle tensioni a fine gara) e il comunicato del Giudice Sportivo (anche questo privo di segnalazioni sulla gara di sabato), la Procura guidata da Giuseppe Chinè ha deciso di procedere con un’indagine alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni sugli organi di stampa. Saranno dunque ascoltati i tesserati che potrebbero essere stati coinvolti nei fatti denunciati ai media: in particolare si vuole fare chiarezza sulle accuse del club interista alla Fiorentina in merito alle pesanti aggressioni verbali verso alcuni dirigenti, tra cui l’a.d. Beppe Marotta, sulle tribune del Franchi e ai pugni sulla porta nella zona degli spogliatoi. Come noto il club toscano, in un comunicato ufficiale diffuso già nella notte tra sabato e domenica, ha smentito «tutte le voci che attribuiscono al presidente Commisso o ad altri dirigenti viola comportamenti violenti avvenuti al termine della gara. Commisso è semplicemente sceso all’interno degli spogliatoi per complimentarsi con il mister e i ragazzi». Quindi la richiesta di scuse che l’Inter non ha mai ritenuto di dover presentare. Il club nerazzurro ha infatti ben chiaro quanto avvenuto nei due diversi momenti del dopogara, fatti in cui non sarebbe coinvolto Commisso, ma che avrebbero visto la partecipazione del direttore generale Joe Barone.
Quel che appare evidente è la necessità di una ricostruzione attendibile di quanto è successo ed è quello che si impegnerà a fare Chinè partendo dall’audizione di tutti i possibili testimoni. In base al materiale che riuscirà a raccogliere, deciderà poi se portare la vicenda a processo sportivo, archiviarla oppure, una volta individuati eventuali responsabili (e potrebbero essere le stesse società), arrivare ad un patteggiamento. La violazione che si potrebbe configurare è quella della condotta gravemente antisportiva, che in base all’articolo 39 comma 3 prevede per dirigenti e soci un’inibizione minima di un mese", chiude il quotidiano.
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