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Lo scorso 20 settembre 2024 al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián, è stato presentato il documentario Los Williams. È la storia dei fratelli calciatori Iñaki e Nico Williams e della loro famiglia. Il film esplora la carriera dei due atleti, la storia dei loro genitori, Maria Comfort Arthur e Felix Williams partiti dal Ghana per trovare un futuro migliore in Spagna. In una lunga intervista a El Pais, tra gli argomenti trattati c'è quello del razzismo. Entrambi vedono la loro situazione come uno spazio privilegiato per indebolirla.
"Il calcio è l’arma migliore per combatterlo", ritiene Nico Williams. "È un fenomeno globale, molte persone lo seguono e da lì si può combatterlo. In Nazionale, sia io che Lamine Yamal, che veniamo da esperienze diverse, affrontiamo la nostra situazione e sfoggiamo il colore della pelle con grande orgoglio, sappiamo che possiamo provare a fermarlo in qualche modo. Il punto è lottare contro un male che non dovrebbe verificarsi in questa epoca e vogliamo farlo nel miglior modo possibile per evitare che qualcuno ne soffra. Non mi tocca tanto perché sono Nico Williams, ma colpisce altre persone più vulnerabili. Abbiamo davanti a loro la responsabilità di farli sentire più protetti, meglio curati".
Iñaki Williams sottolinea l’ambivalenza del fenomeno: "Per me rappresenta una linea sottile. Più che razzismo, penso che sia soprattutto classismo. I neri che guadagnano sono visti meglio di quelli che vendono per strada. Tutto va insieme. Il calcio in questo senso è un oratore molto potente, i bambini con riferimenti come noi non prestano attenzione al nostro colore, a loro semplicemente piace come giochiamo e indossiamo la nostra maglia o quella di Lamine... In questo modo possiamo ottenere che molte visioni cambino".
(El Pais)
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