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Poi qualche considerazione sul recente passato: "Ciò che ci è un po' mancato nella spedizione dell'Europeo è stato il divertimento in campo che s'è visto col Belgio - ha detto Frattesi -. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c'è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. Lì c'era troppa pressione, sia all'esterno che all'interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente".
Frattesi ha poi parlato dello spazio che trova all'Inter: "E' già un impiego migliore rispetto a quello dello scorso anno (ride, ndr). Scherzi a parte, io capisco mister Inzaghi e per questo non ho mai rotto le scatole a nessuno. Siamo in quattro e tutti calciatori di alto livello, non è semplice. Lo scorso anno arrivavo in una squadra reduce dalla finale di Champions League e poi ha vinto lo Scudetto. Non è semplice", ha aggiunto Frattesi che ha anche parlato di Pellegrini: "Lorenzo è una bravissima persona, su questo non ci piove, e come giocatore è forte. Contro il Belgio l'ho visto veramente bene, non è un momento facile per lui ma spero con tutto il cuore che ne venga fuori". Un altro romanista, Niccolò Pisilli, sta invece toccando il cielo con un dito: “E' un ragazzo con la testa sulle spalle, può solo far bene e mi auguro possa avere una carriera lunga a Roma così da spingere la società a puntare sui giovani italiani perché ci sono e sono bravi".
Infine il centrocampista nerazzurro ha parlato dell'ossessione Mondiale: "Non deve essere un’ossessione, ma lo è perché non possiamo mancare di nuovo al Mondiale. La Nations League la stiamo prendendo davvero sul serio perché poi influisce sulle fasce ai sorteggi: faremo di tutto per arrivare primi così da avere sulla carta un girone più semplice, ma in generale non si può sbagliare". E su Spalletti, Frattesi ha confermato il grande feeling sin dalle prime convocazioni: “Quando siamo arrivati a settembre – racconta - ho parlato con il mister in palestra e nel farmi i complimenti mi disse di avere grande stima di me, ma anche che sarei stato quello a cui avrebbe rotto di più le scatole. Ora i rimproveri sono un po' diminuiti perché sto facendo di più quello che chiede. Quando è venuto qui a dire che le colpe dell'Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Questa cosa gli fa onore, ma sappiamo che le colpe non erano di certo tutte sue. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile".
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