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L'Inter ha trovato la sua nuova freccia. Nella prima uscita con la maglia nerazzurra (5-0 contro il Lugano), Achraf Hakimi ha già confermato ad Antonio Conte di poter essere una pedina fondamentale nello scacchiere tattico del tecnico leccese.
"Il 21enne marocchino, al debutto, ha subito ribadito di essere veloce, agile, dotato di una notevole progressione. Quelle doti, insomma, che aveva mostrato nella passata stagione nel Borussia Dortmund e che erano costate care all’Inter nella sfida di Champions contro i tedeschi" scrive il Corriere della Sera.
Il quotidiano pone l'accento sull'atteggiamento di Conte ("Una volta tanto rilassato in panchina"), che si è goduto - oltre ad Hakimi - la doppietta di Lautaro e il gol di Lukaku e ha mischiato le carte, gettando nella mischia il nuovo arrivato Kolarov e i vari Nainggolan e Perisic. Le assenze di Candreva, Godin e Asamoah confermano la loro cessione a stretto giro, mentre la certezza è il modulo, con il 3-4-1-2 per tutti i 90 minuti.
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