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Roma-Inter, Ryan Friedkin sfida Steven Zhang: stili agli opposti per i giovani rampolli

Fabio Alampi

La gara tra giallorossi e nerazzurri mette uno di fronte all'altro i due giovani dirigenti

La sfida di oggi tra Roma e Inter mette una di fronte all'altro la famiglia Friedkin, nuova proprietaria dei giallorossi, e gli Zhang, dal 2016 alla guida dei nerazzurri. Repubblica presenta il confronto tra i due giovani rampolli di casa: Ryan Friedkin e Steven Zhang.

"Ryan contro Steven. Il figlio di Dan Friedkin, che a Trigoria ha messo piede lo scorso settembre e da allora è al fianco della squadra, e quello di Zhang Jindong, che a ottobre è tornato in Cina con la missione di trovare sponsor e nuovi soci per il club nerazzurro".

RYAN - "Ryan della Roma è vicepresidente, ma il suo apporto è decisamente operativo: riceve quotidiane relazioni e statistiche sui calciatori, monitora profili, studia i giocatori della Primavera, si confronta con l'allenatore. Quando il ceo Fienga aveva stretto l'accordo con Mayoral, è stato lui a presentarlo a Fonseca per chiedergli di avallarne l'acquisto. Ha detto sì all'arrivo di Smalling quando lo hanno convinto non solo dell'efficacia tecnica, ma anche dell'utilità in chiave di sviluppo dei giovani. E ha detto no alle proposte milionarie di club inglesi per il difensore Ibanez e a quelle italiane per Veretout. Aspettando il dg Tiago Pinto (in isolamento dopo la nuova positività al Covid), ha anche tenuto rapporti con alcuni agenti per le trattative con Reynolds e Montiel. Abita in centro, alle spalle di Montecitorio, ma vive, e molto, Trigoria, al punto da aver deciso di ristrutturare gli uffici dei dirigenti al centro d'allenamento, per una migliore divisione degli spazi e garantirsi maggiore riservatezza".

STEVEN - "Steven da presidente si fida dei manager italiani. Interviene solo nei momenti delicati: lo scorso 25 agosto trovò la sintesi nell'incontro di Villa Bellini, in cui Antonio Conte e la dirigenza ricomposero le incomprensioni delle settimane precedenti. Se Ryan Friedkin muove i primi passi nel calcio, Zhang Jr ha già un posto nel gotha: da membro del board di Eca, ha contatti frequenti con Infantino e Ceferin, numeri uno di Fifa e Uefa. Ha smentito di volere cedere il club, ma lavora per tamponare una crisi di liquidità che ha portato l'Inter a posticipare gli stipendi. Entro febbraio, dovrà pagare novembre e dicembre. Sul futuro c'è un tavolo aperto con il fondo BC Partners, che sta spulciando i conti dell'Inter per capire se e quanto valga la pena investire. E che non esclude di puntare al controllo".