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FUTURO INTER: LA VARIABILE SI CHIAMA MORATTI. A NOVEMBRE…

Non sappiamo, ad oggi, se l’Inter sia in vendita oppure no, ma in tutti gli scenari possibili non va trascurata una variabile: Massimo Moratti. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, finora Thohir è andato avanti con i...

Riccardo Fusato

Non sappiamo, ad oggi, se l'Inter sia in vendita oppure no, ma in tutti gli scenari possibili non va trascurata una variabile: Massimo Moratti.

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, finora Thohir è andato avanti con i prestiti, anche perché l’altro socio non era disponibile a partecipare agli aumenti di capitale. A novembre scade il patto parasociale triennale e Moratti potrebbe esercitare l’opzione di liberarsi del suo 29,5%. Ultimamente l’ex patron, di nuovo vicino alla squadra come dimostra la regia del ritorno a San Siro di Mourinho e Ronaldo, ha manifestato la voglia di tenersi le quote, ma Thohir non ha certezze e teme di doversi sobbarcare i costi di un’eventuale uscita morattiana. Quali costi? Circa 30 milioni. Di sicuro, entrambi sanno che la cogestione, in questi termini, non può perpetuarsi ulteriormente. Tanti indizi e un convincimento: qualcosa succederà all’Inter nel prossimo futuro. Con un avviso ai naviganti: in una fase così embrionale qualsiasi voce sulla vendita troverebbe immediata smentita da Thohir, anche perché un’eventuale trattativa richiederebbe mesi e mesi di gestazione. Alla fine, questo mosaico di informazioni conduce a due domande: 1) Al di là della volontà di Thohir, si troveranno investitori pronti a imbarcarsi in una simile avventura? 2) A quanto sarà disposto a rinunciare Thohir, rispetto all’investimento fatto, pur di evitare ulteriori esborsi e ridurre le perdite?

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