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Gianfelice Facchetti intervistò Mario Balotelli quando aveva diciassettenne anni e si preparava ad affrontare gli esami per passare al quinto anno di scuola superiore. Pochi giorni prima aveva segnato la sua prima rete in serie A. E a proposito delle aspettative deluse Facchetti difende Mario in questa fase, che sembra proprio profumare di rinascita: "Su Mario Balotelli e la sua incompiutezza abbiamo detto e scritto di tutto, nulla gli è stato risparmiato, a volte mettendogli in conto anche limiti e fallimenti di squadra e di club. Per questo oggi sarebbe ingiusto non
prendere sul serio il suo desiderio di rivalsa tra gol e sorrisi, applaudendo anche le sue parole alla mancata
convocazione in Nazionale: «Era giusto, non lo meritavo!». Qualcosa in Mario sta cambiando, può darsi, diciamolo a bassa voce, di certo i francesi stanno credendo a ciò che vedono al punto da difenderlo dopo un’espulsione ingiusta, un po’ come fece Victor Hugo con Garibaldi." Il compito di Mario? Far pace con se stesso. L'augurio è che ce la faccia.
(Corriere della Sera)
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