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Nel corso di una intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Manolo Gabbiadini è tornato sulla delusione per l'eliminazione subita dall'Italia contro la Svezia nello spareggio mondiale di qualche mese fa: "Troppe persone hanno parlato. C’è chi incolpa l’una, chi l’altra… Così non si risolvono i problemi. La realtà è che la Svezia è passata e l’Italia no, colpa di tutti: di Tavecchio e Ventura, dei giocatori e del sottoscritto, titolare nei 90’ più importanti".
"Insigne in panchina" una delle critiche mosse al c.t..
"Decisioni che tutti hanno rispettato, ma credo di aver meritato quella chance. Poi c’è stata molta sfortuna in entrambe le gare, ma il verdetto è questo e bisogna accettarlo".
Mancini uomo giusto per il nuovo corso?
"Lo dirà il tempo. Di certo la Federazione ha scelto un grande allenatore, un vincente che serviva in questo preciso momento".
E che la voleva ai tempi di Inter e Zenit.
"Ma non per questo la convocazione sarà automatica, la concorrenza è importante. Dovrò dimostrare con il Southampton e darò il massimo, perché non voglio mollare l’azzurro".
Per esaudire, chissà, quel sogno nel cassetto.
"Conquistare un Europeo o un Mondiale varrebbe il doppio dopo la maledetta serata di Milano, sarebbe la vittoria più bella nella storia della Nazionale. Io ci credo".
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