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«Ho giocato bene, ho cercato di aiutare i miei compagni di squadra. Purtroppo la palla non è entrata, ci sono giorni in cui il pallone non entra. Ho lavorato come sempre allenamento e c'è da considerare anche il merito degli avversari». Gabigol, in prestito al Santos fino a fine dicembre, ieri ha sbagliato un rigore e poi un gol quasi fatto nella gara contro il Flamengo, una delle squadre che vorrebbero acquistarlo dall'Inter a fine contratto. La partita è finita poi uno a zero proprio per il Flamengo e i tifosi avversari lo hanno preso in giro dicendo che si sente già uno di loro, lui invece ha spiegato che il calcio prevede che a volte si possa sbagliare. La prova sono i sedici gol segnati finora nel campionato brasiliano dal giocatore di proprietà nerazzurra e per ora bastano a renderlo il primo giocatore della classifica marcatori. Il suo allenatore, Cuca, lo ha giustificato a fine gara: «Non ho parlato solo con lui ma con tutti, non è solo lui il problema ma lo siamo tutti. Sicuramente un giocatore non vuole sbagliare quando sbaglia, non è stata la sua giornata, bisogna rialzare la testa e lavorare per tornare a segnare. Non è facile segnare e può capitare che ci siamo questi momenti, ma in questi momenti viene fuori l'uomo e il marcatore».
(Fonte: lance.com)
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