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Gagliardini, battesimo al Meazza: può esordire contro il Chievo

Il centrocampista classe '94 potrebbe già essere impiegato da Pioli come titolare vista la squalifica di Brozovic

Redazione1908

"L'edizione odierna del Corriere della Sera accende i riflettori su Roberto Gagliardini, nuovo acquisto dell'Inter. Un ragazzo sfrontato e determinato, così è apparso nella conferenza stampa di presentazione. E domani potrebbe già esordire contro il Chievo

"TITOLARE CONTRO IL CHIEVO? - "Lui dice: «Mi ispiro a Pogba, ammiro Pjanic che è il più forte centrocampista in serie A e vorrei segnare un gol al 90’ nel derby». Mamma Rosanna, professoressa di educazione fisica, ammonisce: «Roberto ha un difetto, è troppo buono e non sa dire di no». Per diventare come Pjanic o Pogba, Roberto Gagliardini non si trasformerà in un bad boy. Potrà tentare di dismettere l’aria da bravo ragazzone diplomato in Ragioneria, non snaturarsi. Il nuovo ragioniere del centrocampo nerazzurro, pagato dall’Inter quasi 30 milioni, rischia di essere titolare già domani contro il Chievo, anche per la squalifica di Brozovic: «Sono pronto e allenato e se dipendesse da me mi schiererei subito, però decide Pioli». Giusta sfrontatezza per un 22enne che si è appena staccato dal trampolino e deve iniziare a volare con i campioni".

"IL SOGNO NEL CASSETTO - "Sfegatato tifoso nerazzurro (Atalanta), Gagliardini è il prototipo del bravo figlio, educato e attento, riservato e con la testa a posto, amante ma non schiavo dei social network. Fidanzato e convivente con la 19enne Nicole, matricola all’università in Scienze dell’Educazione. «Le piacciono i bambini e magari tra due, tre anni...». Chissà, sempre che ricordi la promessa. «Dimentica tutto e per questo mi definisce la sua segretaria — confessa Nicole —. Gli ho preso una lavagnetta così ci appuntiamo le cose. Però una sera in vacanza in Sicilia, nel paese di sua mamma, mi ha confessato: “Nicole il mio sogno è avere una famiglia serena e felice”».

"IL BATTESIMO AL MEAZZA - "Per ora la nuova famiglia è quella interista e «il costo del cartellino per me è una motivazione in più, non un peso». Il battesimo di San Siro non è facile per nessuno, le aspettative sono alte per questo centrocampista duttile, che non ha ancora segnato un gol in serie A e si definisce «una mezzala». Gagliardini, aveva appena 7 anni quando entrò nelle giovanili dell’Atalanta con il fratello Andrea di 9. Prima l’aveva svezzato papà Alessandro (anche lui prof di educazione fisica) sul campo del Mariano Dalmine, a due passi da casa. Gagliardini incarna l’Atalanta dei goodfellas, dei bravi ragazzi (Conti, Caldara, Grassi), è il prodotto finito di un percorso fatto di calcio, studio e famiglia. Un viaggio che dopo i prestiti in B a Cesena, Spezia e Vicenza (non tutti fortunati), l’ha portato a esordire in serie A lo scorso maggio ed è culminato nella convocazione in Nazionale a novembre che ha fatto piangere papà Alessandro. Ora il ragioniere deve smettere di far calcoli e volare con l’Inter".

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