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Ospite nello studio di EPCC, il programma di Alessandro Cattelan, il centrocampista dell'Inter Roberto Gagliardini. Questi alcuni passaggi dell'intervista: "Fino a pochi mesi fa giocavo in serie B, adesso mi hai invitato qui, magari non mi conoscevi neanche (ride ndr.). La mia vita è cambiata, i miei sono soddisfatti, vedono i loro sacrifici ripagati, anche per loro è un mondo nuovo. Mio papà, da quando giocavo in Serie B, conserva tutto: video, giornali". Pazzie: Io sono un ragazzo abbastanza tranquillo, però c'è stato un periodo, avevo 16 anni, mio fratello ne aveva 18 anni e aveva la patente, io ogni tanto gli prendevo una macchina. Una volta dovevo giocare con gli allievi a Milano, prima che mio papà fosse pronto, ho preso la macchina che non si muoveva, lascio la frizione di botto e la macchina parte e vado a sbattere nel cancello di casa. Nazionale: "La prima volta ero molto contento, la prima persona che vedo è Buffon e mi ha riconosciuto (ride ndr.), poi sono andato nello spogliatoio, mi hanno messo vicino De Rossi e Bonucci, ho pensato: iniziamo bene". Se ho preparato una esultanza in caso di gol? "No, prima penso a segnare poi ci pensiamo".
(Sky Uno)
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