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Alla fine, anche Gagliardini fin qui sempre perfetto, è incappato in una serata storta anche perchè, sulla doppietta di Radja Nainggolan, il centrocampista bergamasco ha avuto un ruolo decisivo. Sul primo gol del belga non ha stretto abbastanza, consentendo al giallorosso di prendere quel mezzo metro di vantaggio buono per prendere la mira e calciare verso Handanovic. Sul secondo gol invece è andato a contrastare il numero 4 della Roma su una palla aerea uscendo sconfitto. Le proteste dell’Inter per quell’intervento resteranno e magari resteranno anche le valutazioni di chi sostiene che fosse fallo. Intanto però al giovane Roberto, mister 25 milioni, il cielo ha girato le spalle nell’arco di un mese. Ieri sera i numeri delle statistiche racconterebbero di una partita tutto sommato positiva. I 53 palloni giocati lo hanno reso l’interista più attivo in questo particolare dato, ma andrebbe analizzati per verificare come ha usati questi palloni. La settimana che lo ha riportato in Nazionale per lo stage di Ventura si chiude male, con una sconfitta e con una partita sotto tono. Sia chiaro, Gagliardini non è il colpevole della sconfitta dell’Inter contro la Roma. Ne è uno dei simboli semplicemente perché sui primi due gol del match, quelli di Nainggolan, era nei paraggi. Il destino crea, il destino distrugge. Ma anche serate come questa lo aiuteranno a crescere.
(Gazzetta dello Sport)
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