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Gagliardini: “Giocare a calcio era il mio desiderio più grande. Quando ero bambino…”

Francesco Parrone

Roberto Gagliardini è uno dei testimonial della campagna Sky 'Il calcio riparte da tutti noi'

Il centrocampista nerazzurro da un paio di settimane è protagonista negli spot di Sky che promuove un nuovo inizio in Serie A all’insegna di valori e fair play.

Gagliardini, come ci si sente ad aver realizzato il sogno che aveva da bambino? "Sono semplicemente felice. Diventare un calciatore è stato il mio desiderio più grande fin da piccolo e, sinceramente, non ho mai pensato a fare altro".

Davvero non aveva un piano B? "I miei genitori sono insegnanti e quindi, forse, avrei continuato a studiare, mi sarei iscritto all’università e poi avrei cercato un lavoro nel settore dell’insegnamento. Insomma, avrei seguito le orme dei miei genitori".

Qual è il primo ricordo che ha legato al pallone? "Quando ero bambino mio papà mi portava al campo e non dimentico la prima volta che ho toccato il pallone. È un ricordo che ho ben fisso nella mente".

Cosa vuol dire per Gagliardini la parola “gruppo”? "Il calcio è un gioco di squadra e si gioca in undici. Da soli non si va da nessuna parte. Sicuramente se una squadra è solida e compatta, si può arrivare a raggiungere livelli importanti. Per vincere bisogna essere gruppo".

Lo scrittore Eduardo Galeano alla domanda “Come spiegherebbe a un bambino cos’è la felicità?” rispose: “Non glielo spiegherei, gli darei un pallone per farlo giocare” E’ d’accordo? "D’accordissimo. Soprattutto quando si è bambini il calcio è gioia. Dovrebbe esserlo anche quando si diventa più grandi ma, forse, ci sono diversi fattori che influiscono e magari il divertimento passa anche un po’ in secondo piano. Però, soprattutto quando si è bambini, penso che il divertimento sia la prima e unica cosa alla quale pensare".

Che futuro vede per il calcio? "Il calcio spero possa cambiare sempre in meglio, ma è fondamentale la spinta dei giovani. Sta a loro impegnarsi e dare il massimo per raggiungere obiettivi sempre più alti. Anch’io cercherò di non far mancare il mio contributo dando sempre il massimo e divertendomi come tutti dovrebbero fare".

(Fonte: Andrea Ramazzotti, Corriere dello Sport 25/8/17)