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Sta andando tutto molto velocemente per Roberto Gagliardini. Prima la maglia da titolare all'Inter, ed ora, al 99% la convocazione in nazionale. Domenica pomeriggio, il ct Ventura era a San Siro per vedere lui, Candreva, Eder e i talenti dell’Atalanta. Inevitabile che sia rimasto impressionato dalla prestazione di Gagliardini e scontato (o quasi) che abbia deciso di convocarlo per le prossime due gare dell’Italia, quella contro l’Albania valida per le qualificazioni ai Mondiali (24 marzo), e l’amichevole contro l’Olanda (28). Dei centrocampisti azzurrabili, insieme a Parolo, è quello che sta meglio e, a dispetto dell’assenza di esperienza internazionale, quello che in questo momento, per un motivo o per l’altro, dà probabilmente più garanzie. In attesa che per lui si riaprano i cancelli di Coverciano, però, c’è l’ultimo appuntamento di campionato prima della sosta, il match contro il Torino di sabato. Per Gagliardini sarà anche un modo per confrontarsi con... il passato visto che in maglia granata gioca quel Benassi che è cresciuto nel vivaio dell’Inter e che il club ha fatto partire perché in quel momento necessitava di soldi freschi per il bilancio. Benassi ad Ausilio piace parecchio anche adesso, ma da quando è arrivato il “Gaglia” avverte meno il peso del sacrificio compiuto quando lo ha ceduto, prima in comproprietà e poi a titolo definitivo, al Toro.
(Corriere dello Sport)
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