Tra un braccetto difensivo e un attaccante di riserva, lei su chi punterebbe se fosse un dirigente dell’Inter?
—«Se devo fare proprio una scelta, direi in attacco. Inzaghi, spostando gli esterni in una posizione più arretrata, può avere più scelta, pensi a Dimarco, Carlos Augusto e Darmian: possono tranquillamente agire come braccetti. Se avessi due euro quindi li spenderei su un attaccante, premettendo che il reparto avanzato dell’Inter resta forte».
Per molto tempo si è parlato di Gudmundsson in nerazzurro.
—«Le dico la verità, quando si parla per tanto, troppo tempo, di una determinata operazione e questa poi non va più in porto, meglio andare oltre. Forse è passato il momento buono affinché Gudmundsson potesse arrivare all’Inter. Credo che i dirigenti possano eventualmente andare a cercare altri profili. L’islandese è forte, ma non lo prendi per i due euro nominati prima. È più facile quindi puntare su un profilo giovane, su qualcuno che possa crescere in nerazzurro e fare la quinta punta senza creare problemi».
Chi sarà il giocatore “on fire” di questa stagione interista?
—«Spero e mi auguro Lautaro. Lui è il capitano, il simbolo nerazzurro. Ha rinnovato in questi giorni, punta a grandi traguardi, l’argentino può fare come Bergomi e Zanetti. Avere un punto di riferimento come lui fa bene alla squadra e ai tifosi».
(Fonte: Tuttosport)
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