01:01 min

ultimora

Galante: “Bisseck ha tutto per diventare un top. Serve un attaccante. Gudmundsson? Meglio…”

Marco Macca Redattore 
Il difensore e la suggestione Gudmundsson. Nel mezzo la grande crescita di Bisseck. Questi e altri temi ha toccato Fabio Galante

Il difensore e la suggestione Gudmundsson. Nel mezzo la grande crescita di Bisseck. Questi e altri temi ha toccato Fabio Galante nella sua intervista a Tuttosport:

Da difensore a difensore, Bisseck può diventare un top nel ruolo?

—  

«Ha tutto per riuscirci: qualità fisiche e caratteriali. Il tedesco gioca bene col pallone con i piedi, è forte nell’uno contro uno, ha velocità. Io poi dico sempre che quando giochi insieme ad altri calciatori forti, migliori. Quindi lui accanto ad Acerbi, Darmian, Pavard, Dimarco, Carlos Augusto e Bastoni continuerà a migliorare. Ha già dimostrato di poter far bene e sicuramente potrà diventare ancora con più forte».

Tra un braccetto difensivo e un attaccante di riserva, lei su chi punterebbe se fosse un dirigente dell’Inter?

—  

«Se devo fare proprio una scelta, direi in attacco. Inzaghi, spostando gli esterni in una posizione più arretrata, può avere più scelta, pensi a Dimarco, Carlos Augusto e Darmian: possono tranquillamente agire come braccetti. Se avessi due euro quindi li spenderei su un attaccante, premettendo che il reparto avanzato dell’Inter resta forte».

Per molto tempo si è parlato di Gudmundsson in nerazzurro.

—  

«Le dico la verità, quando si parla per tanto, troppo tempo, di una determinata operazione e questa poi non va più in porto, meglio andare oltre. Forse è passato il momento buono affinché Gudmundsson potesse arrivare all’Inter. Credo che i dirigenti possano eventualmente andare a cercare altri profili. L’islandese è forte, ma non lo prendi per i due euro nominati prima. È più facile quindi puntare su un profilo giovane, su qualcuno che possa crescere in nerazzurro e fare la quinta punta senza creare problemi».


Chi sarà il giocatore “on fire” di questa stagione interista?

—  

«Spero e mi auguro Lautaro. Lui è il capitano, il simbolo nerazzurro. Ha rinnovato in questi giorni, punta a grandi traguardi, l’argentino può fare come Bergomi e Zanetti. Avere un punto di riferimento come lui fa bene alla squadra e ai tifosi».

(Fonte: Tuttosport)