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Galante: “Con il Toro partita da vincere assolutamente. Thohir? Sa cosa fa…”

In vista di Inter–Torino che si giocherà domenica pomeriggio al Meazza, a Canale Inter è intervenuto Fabio Galante, doppio ex della sfida, per analizzare a 360 gradi le ultime vicende nerazzurre, dal campo fino alla scrivania, del nuovo...

Francesco Parrone

In vista di Inter-Torino che si giocherà domenica pomeriggio al Meazza, a Canale Inter è intervenuto Fabio Galante, doppio ex della sfida, per analizzare a 360 gradi le ultime vicende nerazzurre, dal campo fino alla scrivania, del nuovo corso targato Erick Thohir

Che match si aspetta?

“L’Inter ha una grande occasione per portare a casa l’intera posta in palio, considerate le pesanti assenze del Torino in difesa tra squalifiche ed infortuni. E’ una partita da vincere assolutamente, bisogna approfittare di questa situazione di emergenza degli avversari. I quali, nonostante l’ultimo scivolone in casa con la Samp, meritano di essere affrontati con una certa attenzione, dato l’ottimo campionato fin qui disputato”.

Ha fatto parte della storia dell’Inter e di conseguenza conosce bene Moratti. Cosa ne pensa del nuovo corso Thohir? Quali ritiene siano stati i motivi del disimpegno della “Famiglia” storica?

“Conoscendo il presidente Moratti e di conseguenza quello che l’Inter ha sempre rappresentato per lui e la sua famiglia, non ha lasciato di certo la sua creatura a gente sprovveduta. Thohir mi sembra una persona con tanto entusiasmo e voglia di fare e sono sicuro che cercherà di fare una grande Inter, degna del passato e del nome che porta. Gli va dato tempo, deve capire bene la situazione”.

A tal proposito ha già iniziato a dare le sue prime impronte, soprattutto a livello societario…

“Sì, infatti. Sta creando delle nuove figure a livello dirigenziale e ha già mandato via un nome importante come Marco Branca. E’ già operativo a 360 gradi e questo dimostra che ha tutte le intenzioni di far ritornare questa squadra ai livelli che le competono. Sono molto fiducioso”.

A questo punto quale dovrebbe essere l’obiettivo stagionale da qui a fine stagione?

“Ci sono ancora tanti punti in palio e anche se certi traguardi sembrano lontani, è giusto provarci fino alla fine. La cosa fondamentale intanto è tornare in Europa e poi nei prossimi anni l’obiettivo deve essere quello di vincere il campionato. Lo impone il nome, il blasone, la storia di questa società. Già dalla prossima stagione comunque bisogna conquistare un posto tra le prime tre, lottare fino all’ultimo pur di accaparrarselo. Poi se non ci si riesce pazienza, ma almeno si è lottato. Di sicuro non deve ripetersi il campionato di quest’anno, su questo non ci sono dubbi…”.

In questi giorni a tenere banco è anche il futuro dei “senatori”, in particolare di Zanetti e Cambiasso. E’ giusto continuare a fare ancora affidamento su di loro o rientrerebbe nella normale ottica di ricambio generazionale un possibile accantonamento?

“Giocatori come Zanetti e Cambiasso li terrei sempre in squadra. Sarebbero importanti come uomini spogliatoio per far capire soprattutto ai più giovani come si arriva a realizzare un percorso da campioni. Non è necessario che giochino per forza 30 partite, conta la loro presenza nel gruppo. Che può solo ricevere indicazioni preziose da certi elementi di grande spessore, sia umano che tecnico”.

Tornando per un attimo a Inter-Torino, chi sarà la carta vincente tra le fila interiste?

“Icardi. Anche a Roma ha dimostrato di essere in un ottimo momento di forma, si è mosso bene e si è messo al servizio della squadra. Servono i suoi gol”.

Qual è l’obiettivo invece di Fabio Galante, che intenzioni ha per il suo futuro?

“Ho preso da due anni il diploma di direttore sportivo e mi piacerebbe molto svolgere questa professione. Non dico di fare l’allenatore perché è un ruolo in cui non mi ci vedo proprio. A me piace avere il contatto con i giocatori, discutere con lo staff tecnico e allo stesso tempo con la società, svolgendo nel frattempo determinate operazioni sul mercato. Il classico ruolo da collante, in poche parole, tra squadra e società”.