Galante: “Inter partita bene, visto un bel derby. Può dare fastidio alla Juve…”

Fabio Galante, ex calciatore dell’ Inter ed attuale direttore sportivo del Chiasso, è intervenuto ai microfoni di Voci di Sport per commentare Inter-Milan, e per soffermarsi sul momento che sta attraversando la squadra allenata da Roberto Mancini, ipotizzando anche come possa continuare la stagione.

Ci puoi dire un tuo commento sul derby di Milano? Come si sono comportate Inter e Milan?

“Secondo il mio punto di vista è stata una bella partita: sia Inter che Milan volevano vincere e ci hanno provato sino alla fine. Le squadre, rispetto lo scorso anno, sono in netto miglioramento: durante il calciomercato hanno cambiato molto e ci vorrà ancora del tempo prima che siano al top della condizione”.

Inter e Milan: ci puoi dire un migliore ed un peggiore (in campo)?

“Dell’Inter ho visto bene tutti, quindi direi il gruppo, Mancini compreso. Per il Milan, invece, dico Romagnoli, anche se non è l’unico. Non mi piace, invece, parlare dei peggiori: secondo me hanno giocato bene tutti e ventidue”.

Come vedi l’Inter durante la stagione?

“La squadra è partita bene: nelle prime tre partite sono arrivare tre vittorie, speriamo sia di buon auspicio e speriamo anche che si continui su questi livelli. Una cosa importante, inoltre, è stato il miglioramento che hanno subito i nerazzurri: ora, infatti, potranno dar seriamente fastidio a big come Juventus e Roma“.

L’altra sera eri di nuovo in campo per la premiazione degli Inter Club. Che emozioni hai provato?

“Calcare l’erba del ”Meazza”, a 20 minuti prima del fischio d’inizio e davanti a più di 79mila persone, è una cosa davvero emozionante. Oramai sono 5 anni che ho smesso di giocare a calcio, ci ho fatto l’abitudine, ma il mio sogno è partire dal Chiasso per poi raggiungere un top club. Durante quegli istanti, comunque, ho pensato ad alcune partite in cui ho giocato: pensavo all’Inter contro la Juventus e il Real Madrid“.

Che cosa daresti per giocare il prossimo derby?

“Ora? (ride, ndr). Ti rispondo che, quando ancora giocavo, per giocare una partita del genere sarei rimasto senza gelati per una settimana intera”.