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Galeone: “Napoli? Per la Juve almeno pari o son dolori. CR7? Allegri la pensa così”

Marco Astori

Le parole dell'ex tecnico: "Napoli-Juve? La gara sarà troppo condizionata da questi stranieri che arrivano da fuori all'ultimo secondo"

Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, Giovanni Galeone, ex allenatore, ha parlato così in vista del big match di sabato tra il Napoli e la Juventus: «Ora Max deve semplicemente ricordare alle sue torri che ci si muove in orizzontale e in verticale, ai suoi alfieri che ci si muove in obliquo e ai suoi cavalli che nel tragitto che percorrono devono sempre formare una L. In questo Luciano è avvantaggiato perché i pezzi del suo scacchiere si muovevano alla stessa maniera con Gattuso».

Galeone, come ha preso Allegri l'addio di Ronaldo?

«Sa bene di non avere più un attaccante che in 30 partite gli segnava 25 gol. Ma sa pure che se deve costruire una nuova Juventus nel prossimo triennio non poteva certo mettere al centro del progetto Cristiano. E in ogni caso, lui non ha potuto far altro che prendere atto di quello che stava succedendo».

Un po' come Spalletti con Insigne?

«Ma certo, in fondo che peso può avere per Luciano il fatto che il suo capitano non ha rinnovato? È una questione tra Insigne e De Laurentiis, sono fatti loro, non avrà mai un peso questa situazione sulle sue scelte».

Che Napoli è?

«Io ho negli occhi il Napoli dei professori Albiol, Hamsik, Jorginho, Reina, Higuain. Giocatori che non sono mai stati sostituiti davvero, forse solo Osimhen ha i numeri del campione anche se deve ancora dimostrare un po' di cose. Ma è un po' tutta la serie A che ha avuto una flessione, mai visto un divario come quest' anno tra le sette sorelle e le altre».

Come finisce sabato sera?

«La gara sarà troppo condizionata da questi stranieri che arrivano da fuori all'ultimo secondo. Mi immagino un match stanco, poco brillante. Spero di sbagliare. Il risultato? Credo che sarà un pari, altrimenti per la Juventus saranno dolori»