Le parole di Giulio Gallazzi, uno dei due presidenti dell'Alcione (Serie D), in merito a San Siro, qualora Inter e Milan andassero altrove
Giulio Gallazzi, imprenditore che guida la holding GM Sport Ventures a cui fa capo la società milanese Alcione (Serie D), ha rilasciato un'intervista a Tuttosport nel corso della quale ha parlato anche di Inter e di San Siro:
«Siamo primi in classifica e, soprattutto, in collaborazione con l’Inter, abbiamo fatto i lavori necessari all’Arena: loro l’hanno inaugurata con il derby femminile, noi lo faremo nelle prossime settimane. Una volta conquistata la promozione diretta, completeremo tutti i lavori per ottenere le autorizzazioni necessarie per svolgerci il campionato di Serie C».
Anche a Londra convivono più società calcistiche professionistiche: è un modello che può attecchire anche da noi?
«Noi siamo convinti che ci sia spazio per tutti perché a Milano c’è da sempre interesse per le eccellenze. L’Alcione, inoltre, è diversa da Inter e Milan perché non può contare su decine di migliaia di tifosi. Deve invece essere una società capitalizzata, come lo è, con una forza imprenditoriale propria e indipendente rispetto a quello che può essere il riscontro immediato, per poter negli anni acquisire un proprio seguito. Noi puntiamo a un target giovane, a liceali, universitari, alla rete allargata dei giocatori stessi e delle loro famiglie, ben sapendo che se uno tifa Alcione può essere tranquillamente tifoso di Inter o Milan: noi non ci proponiamo come alternativa a loro, ma vogliamo offrire un prodotto diverso. L’anno scorso, per esempio, siamo stati premiati come i più giovani vincitori dei playoff di Serie D, avendo i nostri giocatori un’età media sotto i 23 anni. Questo perché l’Alcione si fonda su una cantera fortissima: i ragazzi entrano da noi a sei anni ed escono professionisti».
Tra la sede dell’Alcione in via Olivieri e San Siro ci sono due chilometri: nel caso in cui Milan e Inter o una delle due squadre dovesse lasciarlo, potrebbe diventare la vostra nuova casa?