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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex portiere del Milan Giovanni Galli ha parlato del derby di domani sera con l'Inter:
«Finalmente c’è una sensazione di stabilità, dopo 5-6 anni di confusione. Oggi Elliott ha scelto una linea: ha dato fiducia a Maldini, ha una statura internazionale e conosce il calcio, e Massara, un bravo direttore. Se il club riconosce i suoi uomini e dà loro autorevolezza, lo stesso fa poi la squadra: sa a chi deve rendere conto ed è responsabilizzata. La conferma di Pioli è stata meritata: manca l’ultimo step, la consapevolezza da parte del gruppo di quanto davvero possa essere forte. Questo Milan ha entusiasmo, gioventù, sfrontatezza e poi il carisma e l’esperienza di Ibra, che da solo cambia la storia. Il derby pesa più sulle spalle degli avversari, che sulla carta restano più forti: è l’Inter che è stata costruita per vincere subito. Se loro perdono si inizieranno già i processi, se cade il Milan no. Dopo una così lunga rincorsa, un inciampo ci sta».
Chi sono i suoi uomini chiave?
«La sorpresa è Kjaer, si è calato alla perfezione nel sistema di gioco. Sa essere leader per tecnica ed esperienza. Bennacer è l’intelligenza applicata al calcio, sa leggere le traiettorie, interviene, corre, è lineare. Per Tonali serve pazienza: è un giocatore di alto livello, ma un derby è un derby. Lui arriva da due stagioni al Brescia, giocare a San Siro è un’altra storia. Ma avrà tutto il tempo che vorrà».
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