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Galli: “Inter ben costruita, struttura forte. Pavard? Non sarà facile…”

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L'ex difensore ha parlato delle retroguardie di nerazzurri e rossoneri a pochi giorni dalla stracittadina
Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Filippo Galli, ex difensore del Milan, ha parlato dei reparti arretrati di nerazzurri e rossoneri e non solo a pochi giorni dal derby di campionato. Queste le sue considerazioni ai microfoni di TuttoSport:

Partiamo con i nerazzurri: si aspettava una tale solidità difensiva, dato che hanno cambiato pure il portiere?  

«Sì, in termini generali, magari non che dopo tre partite non avessero subito nemmeno una rete. La struttura è forte, sanno difendere bene anche pressati. A me l’Inter piace come è stata costruita. Credevo già prima del via del campionato che molta della forza dei nerazzurri si basasse sulla forza difensiva».


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 Questa dipende dagli interpreti o dallo stile di gioco di Inzaghi? 

«Da entrambi. Non possiamo sapere cosa prevalga. Senza dubbio c’è una certa organizzazione, come emergono individualità importanti: sono tutti difensori di qualità».

Nonostante l’arrivo tanto atteso di Pavard, sarà dura togliere il posto a Darmian. 

«Non sarà facile per il francese, nonostante l’Inter abbia effettuato un investimento rilevante e punterà su di lui. Non dimentichiamoci però di Darmian, che può ricoprire qualsiasi ruolo della difesa, pure il centrale, e sa fare anche il quinto, a destra e sinistra. Per la sua intelligenza calcistica credo possa giocare pure da mezzala».

De Vrij è partito benissimo. Acerbi dovrà riconquistare la titolarità. 

«Questi sono i problemi che gli allenatori vogliono sempre avere. È sempre positivo quando puoi scegliere tra calciatori di qualità e di rendimento. Questa è un’arma in più per Inzaghi».

Nel trittico c’è anche Bastoni. 

«Lo ricordo dalle giovanili dell’Atalanta. È un difensore che non disdegna le proiezioni in avanti ed è il classico braccetto. Interpreta il ruolo al meglio, è arcigno, roccioso e attento. Ma pure efficace quando sale».

Passiamo al Milan, primo come l’Inter. I rossoneri hanno un sistema di gioco spregiudicato che forse mette più sotto pressione i propri difensori. 

«Preferisco una squadra che vuole difendere in base a come attacca, piuttosto che un undici che pensa prima a non prenderle e poi a contrattaccare. È vero però che tra i rossoneri c’è stato qualche errore individuale e di reparto. Ma, con il lavoro, certi sbagli si possono risolvere. Tomori, espulso contro la Roma, è un giocatore di grande spessore, che dovrà solo stare più attento a non commettere determinati falli, vedi quello su Belotti spalle alla porta».

Nel derby chi al suo posto? Kjaer o Kalulu? 

«Non avere Tomori a disposizione è una perdita importante. Io non ho preferenze tra i sostituti, dovessi scegliere direi Kalulu perché è più giovane e io punto sempre sui più giovani».

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