Interpellato da La Gazzetta dello Sport, Massimo Galli, virologo e direttore reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano, ha parlato del suo tifo per l'Inter:
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Galli (Sacco): “L’Inter mi ha invitato per il derby. Ma a San Siro non porterò mia moglie milanista”
Interpellato da La Gazzetta dello Sport il virologo e direttore reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco ha parlato del suo tifo per l'Inter
"Ho ricevuto l’invito per il derby dalla “mia” Inter, che ringrazio ancora per le donazioni per l’emergenza Covid: sono giorni di tensione in ospedale, non so se potrò andare a San Siro. Ma vorrei e, nel caso, non mi porto mia moglie: sì, ho sposato una milanista... Invece l’Inter è un affare di famiglia: nel 1908, quando il club nasceva, mio nonno andava già a vederla. Poi è toccato a mio padre, che giocava pure. Alla fine, ecco me: ho fatto altro nella vita, ma sono sempre rimasto tifoso. Quando vincevamo la prima Coppa Campioni, avevo 13 anni e grande entusiasmo, poi è arrivato il Triplete: ero in età disillusa, ma è stato lo stesso una gioia. Ora mi piace il duo di piccoletti Sensi-Barella, e Lukaku, gigante buono che può essere la chiave del derby. Anche se da uomo di scienza devo riconoscere che Ibra ha un fisico da studiare".
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