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Massimo Galli, infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano ha fatto il punto ai microfoni di Askanews per quanto riguarda festeggiamenti calcistici, assembramenti e contagi: "Ce la siamo detta e cantata mille volte, la questione dei festeggiamenti si era già posta per lo scudetto Inter e tant'è siamo al solito punto. Ora c'è più gente vaccinata ma è evidente (se non arci-noto) che tutte le situazioni che vedono tanta gente tutta insieme, anche se all'aperto, senza precauzioni, senza mascherine, che urla, strilla, canta e si parla addosso, sono per la variante inglese e ancor più per la più contagiosa variante delta del Sars-Cov-2, ottime occasione per diffondersi ulteriormente. Poi visto che il virus si diffonde soprattutto tra persone giovani, che sono la maggior parte di quelli che vanno in giro a fare caciara è plausibile che saranno infezioni asintomatiche e pauci-sintomatiche, il che non vuol dire che non vadano in giro a contagiare altri, non raccontiamoci storielle. La possibilità di tornare a riempire le rianimazioni e i cimiteri è plausibilmente più remota, visto che tra le persone più anziane e fragili la quota dei vaccinati è alta. Ma i contagi ci saranno e la quota ricoveri-morti non sarà zero".
"Certo sono io il primo a capire che se per festeggiare tutti decidono di uscire di casa e andare a Piazza Duomo o Piazza del Popolo, impossibile fermarli e inutile, visto che andrebbero altrove. Quindi situazione totalmente prevedibile, anzi certa al 50%: si ripeterà se l'Italia vince la finale. Puoi far conto solo sul buon senso delle persone che, in questi casi, non c'è mai. Ci aspettiamo un aumento dei contagi, è verosimile che in tutta Italia questo contribuirà ad un minimo (si spera) aumento dei contagi. Non raccontiamoci storielle", ha concluso Massimo Galli, che è anche un grande tifoso dell'Inter.
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