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Galliani: “Continuo a battermi per la Serie A a 20 squadre. Riducendo a 18, le big…”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Adriano Galliani ha risposto così alla domanda sul numero di squadre in Serie A.
«Assolutamente sì. Si parla di calendario affollato ma il campionato ha lo stesso format da vent’anni, sono le coppe europee che hanno aumentato gli impegni. Una previsione la faccio: le prime dieci squadre classificate del 2023-2024 saranno nelle prime dieci posizioni anche alla fine della prossima stagione. Noi siamo tra le altre 10: una volta siamo arrivati primi nella classifica di destra, una volta secondi. Che non vuol dire non porsi obiettivi più ambiziosi ma serve anche essere realisti: la Serie A a 18 squadre di fatto riduce il gruppo di chi lotta per la salvezza da dieci a otto. Le altre, specie quelle che giocano le coppe, sono in più avvantaggiate dai ricavi dei diritti tv internazionali: i broadcaster investono nei diritti europei, a discapito di quelli nazionali e quindi delle squadre che giocano solo il campionato».
«Non amo fare pronostici: ho vissuto il mio primo campionato da dirigente e comproprietario del Monza nel 1975-76. Da 49 anni a questa parte non ho ancora capito come va il calcio, di nuovo aveva ragione il mio maestro Berlusconi: ha misteri gaudiosi e dolorosi uguali alla religione. Nei 31 anni al Milan è successo di credere di avere una squadra fortissima e arrivare noni, o pensare di essere più deboli e vincere la Champions. Ho alle spalle i primi dieci anni di Monza, dal 1975-‘76 all’86 quando iniziò la lunga storia con il Milan di Berlusconi: abbiamo saltato solo la stagione 2017-18 per la cessione del club. Questo è il settimo campionato dal ritorno a Monza: Silvio prese la squadra in C e ora siamo al terzo anno consecutivo in A, è meraviglioso. Il Monza è una delle grandi cose che ha fatto il presidente nella sua vita».
«Al primo anno in A dissi che dopo una rincorsa lunga 110 anni non potevamo tornare in B dopo solo 12 mesi. L’anno scorso dissi che anche 24 sarebbero stati pochi. Oggi dico: non possiamo esserci impegnati tanto per resistere solo 36 mesi…Però occorre ricordarlo: il Monza nasce nel 1912 e conquista la Serie A nel 2022 con Berlusconi, che prima riporta il club in B dopo 19 anni, poi al debutto in A dopo 110. E in queste due stagioni abbiamo battuto Juve, Milan, Inter e Napoli, i quattro club italiani che hanno più tifosi al mondo. Qualcosa che senza Silvio sarebbe stato impensabile».
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