C'era Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, al fianco di Cristian Brocchi nel giorno della presentazione alla stampa del nuovo allenatore rossonero. Il geometra ha risposto alle domande dei giornalisti in sala: "E' stato un passaggio sul quale ci siamo confronti io e il presidente Berlusconi, ognuno dice la sua e alla fine arriviamo ad una decisione comune. La società è una sola, andiamo tutti dalla stessa parte, con il presidente c'è dialettica, ma quando prendiamo una decisione è condivisa. Abbiamo identificato in Brocchi la persona giusta per dare una scossa e migliorare il gioco della squadra. Mihajlovic ha fatto un buon lavoro, siamo sesti in campionato e siamo in finale di Coppa Italia, ma abbiamo pensato che ora servisse qualcosa di diverso. Tutti noi vogliamo e crediamo che Brocchi sarà l'allenatore della prima squadra del Milan. Se le cose non dovessero andare bene, Cristian resterà comunque al Milan come tecnico della Primavera.
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Galliani: “Critiche ingenerose nei nostri confronti. Brocchi? Lo abbiamo scelto per…”
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Cessione del club? La trattativa con i cinesi, che ci sia o non ci sia, non riguarda chi gestisce il Milan, ma i proprietari, quindi Fininvest. Io e il presidente parliamo solo di calcio. Futuro? Sono da tanti anni nel calcio, i risultati arrivano dall'insieme società-tecnico-giocatori. Se non arrivano i risultati ci sono concorsi di colpa tra le tre componenti. Negli ultimi due anni e mezzo i risultati non sono arrivati, ma ricordo che siamo l'ultima squadra ad aver vinto lo scudetto prima del dominio della Juve. Gli ultimi risultati non ci soddisfano, speriamo che questa stagione non si concluda come un fallimento. Il Milan deve tornare ad alti livelli. Da quando c'è la Champions League, nel 92-93, siamo la squadra che ha fatto più finali, e in questo periodo il presidnete era Berlusconi e l'ad il sottoscritto. Le critiche che arrivano sono un po' ingenerose, ma siamo al lavoro per avere un futuro più simile al nostro passato. L'atmosfera con Mihajlovic era perfetta, non ho mai percepito un clima negativo nello spogliatoio. E' una cosa falsa e non vera".
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