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Galliani: “Non dispiaciuto ma orgoglioso di Palladino. Come per Carlos Augusto all’Inter e…”

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"Conosco Nesta da più di dieci anni, la stima e l’affetto hanno avuto un loro peso ma sono stati secondari", ammette Galliani
Matteo Pifferi Redattore 

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Adriano Galliani ha parlato così del nuovo corso del Monza, che riparte da Nesta:

«Romanticherie a parte, c’è una ragione tecnica prioritaria. Avevamo una short list di candidati e per ognuno abbiamo fatto delle valutazioni specifiche: Nesta era quello con lo stile di gioco più vicino a Palladino. E dato che abbiamo una squadra che da due anni gioca in un certo modo e che conserverà la sua ossatura anche nella prossima stagione, abbiamo voluto dare continuità».


La short list comprendeva Baroni, Nesta, Pirlo: aver scritto insieme pagine di storia del Milan è stato un altro fattore decisivo?

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«Conosco Nesta da più di dieci anni, la stima e l’affetto hanno avuto un loro peso ma sono stati secondari. Il primo motivo, ripeto, è stato tecnico. Sono stati bravi François Modesto e Michele Franco, riferimenti dell’area tecnica, oltre ai nostri match analyst: mi hanno proposto degli studi approfonditissimi. Scegliere a quel punto è stato ancora più facile».

Con Nesta per nuovi sogni di gloria?

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«Da giocatore è stato straordinario, uno dei migliori difensori al mondo: non si diventa campioni del Mondo con la nazionale e con il club per caso. E con lui in dieci anni non ho mai avuto un problema: comportamentale, economico, niente. Se da allenatore sarà bravo la metà di quanto lo era da calciatore siamo a posto. La sua storia in questo aiuta, il prestigio che aveva da calciatore può essere un’arma in più».

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Dispiaciuto che a lasciare sia stato Palladino?

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«Il contrario, sono orgoglioso. Di lui, come di Carlos Augusto all’Inter o per Di Gregorio alla Juve. Raffaele ha scelto una squadra che gioca le coppe europee ed è stata una decisione legittima, io l’ho corteggiato e sperato rimanesse ma i rapporti restano affettuosissimi. Si è comportato bene con noi, poteva andarsene un anno fa e invece ha rispettato la parola data a me e Berlusconi. Non ha fatto nessuno sgarbo al Monza».

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