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Il caldo di Pechino dà fastidio all'Inter quanto al Milan. Pure Galliani lo ammette: "Sapevamo di queste condizioni climatiche, ma nessuna delle due squadre sarà svantaggiata, ci sarà un'umidità del novanta per cento, ma non ci si può lamentare".
La scelta di giocare in Cina è stata presa in maniera consapevole dai due club milanesi anche perché: "E' un'esperienza importante e spero possa portare degli interessi e dei frutti per il calcio italiano soprattutto in termini di sponsor. Quanto è importante? molto, ma questo è un trofeo che arricchisce la bacheca, di certo non condizionerà la stagione, ci saranno tantissime partite da giocare e sarà un campionato al cardiopalma", aggiunge l'ad rossonero ai microfoni di MilanChannel.
Il dirigente milanista trova anche il tempo di rispondere alle solite domande di mercato: "Cassano? Non ci ha chiesto di essere ceduto e non lo cederemo: insieme a Van Bommel e ad Emanuelson potrà giocare la Champions e sono carte in più rispetto allo scorso anno", continua.
Ai tifosi milanisti 'made in China' mancherà Pippo Inzaghi: "Sembra che il calciatore più amato sia proprio lui, mi spiace non ci sia. C'è stata gente che aveva comprato il biglietto esclusivamente per lui e venuti a sapere che non ci sarebbe stato lo hanno rivenduto".
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