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Gamba: “Dybala perfetto per la Roma. I tifosi dell’Inter ci sono rimasti malissimo”

Matteo Pifferi

Emanuele Gamba, giornalista di Repubblica, ha commentato così l'approdo di Paulo Dybala alla Roma

Emanuele Gamba, giornalista di Repubblica, ha commentato così l'approdo di Paulo Dybala alla Roma:

"Dybala è un giocatore che mette gioia, Mourinho un allenatore che per vincere speculerebbe su qualsiasi cosa, persino sulla gioia: sa che tutto può avere un senso e che il fascino del numero 10 (Dybala resta filosoficamente un 10 anche se a Roma porterà il 21) è una suggestione ma anche un’occasione. Vale il prezzo del biglietto, ma pure un investimento notevole. La gioia, quello è il punto: non c’entra nulla col soprannome del ragazzo (Joya vuol dire gioiello, lui da ragazzino era un brillante che la gente andava al campo ad ammirare) ma è il suo scopo e la sua benzina. Ha bisogno di giocare con gioia per poterla trasmettere e la sua gioia è avere calore attorno, essere circondato da una cortina d’affetto e soprattutto avere qualcuno dei cui occhi si fida, perché i fantasisti ragionano spesso con l’anima. Alla Juve non sempre è successo: solamente Sarri, quando si scambiavano silenzi e sguardi, ha saputo guardargli dentro, toccarlo nell’intimo. Ragazzo sensibile, a tratti vulnerabile e spesso diffidente (la morte prematura del padre lo ha reso così), per essere il meglio di sé Dybala ha bisogno di sentirsi importante, amato e creduto perché in fondo il fascino e il limite del numero 10, di ogni numero 10, sta nella corrente alternata emozionale che viene e va, senza preavviso. Non è uno come gli altri, e questo irrigidisce molti allenatori, che preferiscono altri tipi di personalità e talenti magari meno raffinati ma anche meno bisognosi di coccole, anche perché il 10 o fa la differenza o rischia d essere un fardello, se le paturnie lo sovrastano. L’affidabilità la garantiscono solo in cambio dell’affetto".

"Agli spettatori tutte queste faccende interessano poco: vanno allo stadio, guardano e s’emozionano, perché il ragazzo in campo fa quello vorrebbero fare loro. I tifosi della Juventus hanno amato Dybala incondizionatamente, quelli dell’Inter erano pronti a farlo e ieri ci sono rimasti malissimo, quelli della Roma si sono incendiati come paglia con la scintilla del sogno e Mourinho ha sempre pensato che questa pirotecnica alchimia porterà la Roma in una dimensione superiore, lavorando sugli incastri tecnici ed emotivi. Nel quadro tattico giallorosso, Dybala si inserisce alla perfezione: in campo non è mai stato troppo facile sistemarlo e in sostanza ha funzionato soltanto quando ha giocato alle spalle di un centravanti capace di fare dasponda e di partire in profondità. Appena lo hanno spostato un poco è subito rimasto prigioniere delle sue debolezze, ma nel posto e con il compagno giusto — quindi non con Ronaldo ma con Higuain sì — Dybala ha dato sostanza alla sua fantasia e ambizione alla gioia trasmessa e ricevuta. Abraham sembra perfetto per dialogare con lui. Potrebbe persino giocare con Zaniolo e Pellegrini nel 4-2-3-1, di sicuro ci sono le condizioni ideali perché l’imperfezione del fantasista, che ad altissimi livelli sono in pochissimi a potersi permettere di sopportare, si trasformi in un contributo di eccezionalità che rompa gli schemi. E che se ne freghi degli schemi, ma sì".