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Ganz: “L’Inter dovrà  rialzarsi, ma contro il Bologna sarà  dura. Sul terzo posto…”

Francesco Parrone

Maurizio Ganz, ax attaccante di Inter e Milan, attualmente tecnico della Berretti del Varese, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha parlato dei nerazzurri. All’Inter la parola d’ordine è vincere per cancellare la sconfitta in Europa...

Maurizio Ganz, ax attaccante di Inter e Milan, attualmente tecnico della Berretti del Varese, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha parlato dei nerazzurri.

All'Inter la parola d'ordine è vincere per cancellare la sconfitta in Europa League per tre a zero con il Tottenham anche perché in campionato l'andamento non è stato sempre lineare e almeno in questa fase finale ci vorrebbe una continuità di risultati positivi se si vuole centrale l'obiettivo terzo posto, attualmente appannaggio del Milan."L'alternanza di risultati è stata un po' la caratteristica di questo campionato per quasi tutte le squadre, solo la Juventus finora ha fatto un percorso lineare, le altre dal Napoli, che ha avuto più di un'occasione per agganciare i bianconeri, al Milan o alla Fiorentina momenti difficili ne hanno avuti".

Questa sera l'Inter affronterà il Bologna che non ha ancora raggiunto la salvezza, però è in una posizione di grande tranquillità che gli permetterà di affrontare la partita senza gli assili che hanno i nerazzurri."Il Bologna sta facendo bene e credo che sia fuori dai rischi di essere risucchiato nella lotta per non retrocedere. E' chiaro che l'Inter deve rialzarsi dopo la sconfitta con il Tottenham e provare a conquistare i tre punti, non sarà facile, però penso che abbia tutti i mezzi per riuscirci, in fin dei conti gli inglesi hanno giocato bene, però i nerazzurri hanno avuto due-tre occasioni per segnare e con un po' più di attenzione ci sarebbero riusciti facendo incanalare la partita diversamente".

In campo in Europa League c'era anche Cassano segno che la lite con Stramaccioni è superata, almeno per evitare di penalizzare la squadra che deve già fare a meno di Milito."Ci sono stati in passato, ci sono adesso e ci saranno sempre screzi all'interno dello spogliatoio, non è facile gestire tanti giocatori importanti, ma come ha detto mister Stramaccioni altri litigi avvenuti non sono trapelati all'esterno e quando questo avviene diventano più grandi di quello che in realtà sono proprio perché a conoscenza di tutti. Il problema della gestione degli attaccanti con l'infortunio a Milito c'è perché a gennaio è arrivato Rocchi, ma è stato ceduto Livaja quindi il numero degli uomini su cui contare è ridotto alla luce anche delle tante gare che deve disputare l'Inter e non si può sempre mandare in campo gli stessi calciatori. Giocatori importanti come Cassano o Totti per la Roma o come lo è stato Del Piero per la Juve quando non giocano non sono contenti e capita che lo facciano capire, ma le scelte di un allenatore sono fatte sempre per il bene della squadra e per questo vanno accettate".

L'Inter ha perso cinque delle dieci successive partite dopo aver giocato in Europa League, un possibile campanello d'allarme per questa sera?"Il momento è un po' diverso e si è nella fase del campionato dove bisogna stringere i denti e conquistare i punti se si vuole il terzo posto e se non vincesse con il Bologna il rush finale si farebbe sicuramente molto difficile, anche perché le altre concorrenti stanno andando bene, il Milan è in serie positiva da dieci giornate e ha pareggiato solo tre volte, il Napoli è a ridosso della Juve e piano piano c'è anche la Fiorentina che sta risalendo la classifica. Sono in molte le squadre che si contendono il terzo posto e chi sbaglia adesso ha poche possibilità di poter riparare, soprattutto se si sono persi punti per strada all'inizio o nel corso della stagione. A parte la Juventus che occupa il primo posto e vincerà il campionato ci sono quattro-cinque squadre che possono aggiudicarsi gli altri due posti utili per la Champions. Adesso bisogna avere continuità, cattiveria agonistica e non fare passi falsi, questo non vale solo per l'Inter, ma per tutte le squadre, perché nessuno è certo di ottenere ciò che si era prefissato".